Faglia e i Platters

Ma cantò anche Chiari
Ritratto di mavi

È a tempo di valzer lento la canzone che Angelo Faglia ha dedicato alla sua Chiari. 
Con la magia della sua tromba Angelo ha incantato le platee di tutto il mondo, nel 1958 i “the Platters” lo vollero al loro fianco.
Dopo lo spazio che il Giornale di Chiari ed il mensile l’Angelo hanno dedicato alla canzone “Chiari ricordi” composta da Flavio “Rufus” Pozzaglio, ecco “Claris” che Angelo Faglia ha dedicato a Chiari e alla sua gente. Scomparso nel 1997, ancora molto noto al mondo della musica classica, leggera e in quello del Jazz, basti pensare che nel 1957 quando i galattici “The Platters”, gruppo americano di grande successo negli anni ’50 che vanta tra i suoi successi l’immortale “Only you”, giunsero in Italia per una serie di concerti sul palco del Teatro Sistina di Roma, chiesero ed ottennero di aver al loro fianco il miglior trombettista del momento, nonché Prima tromba Rai, Angelo Faglia.


Per raccontare la sua storia ci vorrebbe un libro biografico composto da molte pagine e, visto che chi scrive ha la fortuna (non certo il merito) di essere il depositario della sua carriera artistica, è a disposizione di chi se la senta di farlo. Diciamo subito che entrambe le canzoni dedicate a Chiari, da Pozzaglio e Faglia, hanno nella “Luna” la loro musa ispiratrice. Melodica, armoniosa e riflessiva, quella di Pozzaglio, ballabile a tempo di valzer lento invece la “Claris” di Faglia, con il ritornello che fa così: “È bello stare insieme/ col cuore ancor di più/ per viver felici/ nel tempo sempre di più…”.
Non è escluso che ad ispirare il nostro Faglia sia stata l’aria scanzonata che accompagna quegli anni Sessanta, dove era ancora possibile sentirsi levare per le vie della città le note del pianino. Passo lento del suo valzer che può essergli stato suggerito dall’ondeggiare delle quiete acque della secolare Castrina, corso d’acqua che Caterina Scarlatti chiamava benevolmente “Il Canal grande della Città”.
Angelo Faglia, nato il 5 settembre 1924 e scomparso il 5 ottobre 1997, ha al suo attivo una carriera di rilevante importanza e rispetto che lo ha portato ad esibirsi in molte parti del mondo. Prima tromba Rai, se si vanno ad analizzare, anche in modo superficiale, i segni più essenziali del suo carattere, stile di vita e traguardi artistici, scopriamo che con la tromba è stato veramente un gigante di bravura apprezzato e ricercato dai più importanti direttori d’orchestra e dello spettacolo. Ad esempio, tra le tappe più significative della sua carriera, lo troviamo più d’una volta con l’orchestra del Festival di San Remo, in numerose tournée in Italia e all’estero, ed in altre al seguito di importanti compagnie teatrali, tra cui i commediografi Garinei e Giovannini e artisti come Giovanni Martelli, Carlo Dapporto e Gino Bramieri. Ed ancora con Domenico Modugno e Delia Scala nella rivista “Rinaldo in campo”, con Gino Bramieri, Marisa Del Frate e Raffaele Pisù nella rivista “Italiani si nasce”, con Walter Chiari, Alida Chelli e Gloria Paul nella rivista ”Buona notte Bettina”. Lavora al fianco di Armando Trovajoli e Gorni Kramer, ma anche di cantanti come Mina, Loredana Bertè, Mia Martini, Wanda Osiris, solo per citarne alcuni.
Angelo ha saputo veramente conquistare le platee e, oltre alle doti musicali, era un campione di umiltà, modestia e passione per la musica e per la città di Chiari e la sua gente che, con la canzone “Claris”, ha dichiarato, suonato e fatto cantare pubblicamente in chissà quanti teatri, palchi, piazze e concerti. Nell’ambito della musica Jazz ad alti livelli, basterà ricordare quel 1980 quando negli Stati Uniti partecipò ad un importante festival jazzistico con i mostri sacri d’allora, vincendo e portandosi a casa nientemeno che “La tromba d’argento”.

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