Del Cinema muto è stato l’attore, regista e produttore più copiato e imitato dei sui tempi il cui nome, dopo un secolo, primeggia nelle rassegne internazionali della cinematografia delle origini. Siamo nei primi anni del ‘900 quando Romeo Bosetti, anticipando i tempi, realizza il primo film dei cow boy in lotta con gli indiani e quello su d’Artagnan, il moschettiere spadaccino del Re di Francia, compagno d’avventure di Athos, Porthos ed Aramis. E’ ancora lui che lasciando i registi al palo, come si usa dire, riconoscendo la parità tra uomo e donna, inserisce nei sottotitoli dei suoi film i nomi delle attrici delle quali allora veniva indicato il solo nome d’arte. «Parigi mi chiama, non so il perché ma so che qualcosa di importante mi attende» aveva più volte ripetuto ai genitori. Non poteva di certo immaginare che quel cinema ai primi vagiti dei fratelli Lumière lui doveva contribuire a farlo crescere e promuoverlo in tutto il mondo. E così è stato.
(IMMAGINI)
È a tempo di valzer lento la canzone che Angelo Faglia ha dedicato alla sua Chiari.
Con la magia della sua tromba Angelo ha incantato le platee di tutto il mondo, nel 1958 i “the Platters” lo vollero al loro fianco.
Dopo lo spazio che il Giornale di Chiari ed il mensile l’Angelo hanno dedicato alla canzone “Chiari ricordi” composta da Flavio “Rufus” Pozzaglio, ecco “Claris” che Angelo Faglia ha dedicato a Chiari e alla sua gente. Scomparso nel 1997, ancora molto noto al mondo della musica classica, leggera e in quello del Jazz, basti pensare che nel 1957 quando i galattici “The Platters”, gruppo americano di grande successo negli anni ’50 che vanta tra i suoi successi l’immortale “Only you”, giunsero in Italia per una serie di concerti sul palco del Teatro Sistina di Roma, chiesero ed ottennero di aver al loro fianco il miglior trombettista del momento, nonché Prima tromba Rai, Angelo Faglia.
(IMMAGINI)