Gado, festa di resurrezione

Ritratto di Massimiliano Magli

Andrea Gadeschi nel 2013 ha fatto i bagagli anche se avrebbe preferito restare. Il dolore e le messe non sono bastate. 
Ma qualcosa di più grande è successo. Incomprensibile come l’addio, indescrivibile come l’amore che un genitore può provare dal primo giorno che un figlio arriva. Straziante e inaccettabile come il giorno in cui prematuramente ha dovuto andarsene… 
Ma qualcosa di più grande è successo. 
Come un’anima ineffabile che aleggia sui campi di mais e le sacre piante dell’oratorio di Ludriano, Andrea è tornato a prendere la mano dei suoi genitori per un altro anno… 
Non c’è dolore più grande del pronunciare il nome di un figlio che non c’è più. 
Non c’è coraggio più grande del farlo tornare senza toccarlo.

m.ma.

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