Grazie Volontari del soccorso

Si ferma dopo 42 anni la storica associazione
Ritratto di giulia

A volte se ne vanno anche gli angeli del volontariato. 
Capita quando manca un ricambio generazionale e quando gli appelli non attirano più del previsto. E’ così che il Gruppo volontari del soccorso di Chiari ha chiuso i battenti. A dare il triste annuncio sono stati gli storici responsabili dell’associazione che ha condottoa sul territorio migliaia di interventi in ambito sociale. 
Il direttivo, con Fulvio Cocciolo, presidente, e la moglie Maria Teresa Raccagni, storica segretaria, hanno annunciato che si concluderà una storia lunga 42 anni. 
Uniti dal loro amore e dalla grande passione per il volontariato, Raccagni e Cocciolo hanno ammesso l’impossibilità a proseguire: «Non avrei voluto nemmeno comunicarla alla stampa questa notizia – ha commentato Raccagni – perché è una cosa che mi fa troppo male. Avrei preferito fare tutto in silenzio. Purtroppo manca il ricambio generazionale e poi c’era di mezzo anche il cambio di sede ancora non definito».
Infatti entro dicembre saranno rese le chiavi dei garage storici di via Rota per consentire l’inizio dei lavori per la nuova caserma dei carabinieri. Sulle spoglie della sede dei volontari sorgerà la palazzina alloggio per gli ufficiali. 
L’ipotesi di una nuova sede era in cantiere ma l’associazione non se l’è sentita. «Abbiamo ormai quindici volontari – spiega la segretaria – quasi tutti lavoratori e quindi con disponibilità molto ridotte. Abbiamo preferito evitare un’agonia e far rinascere la nostra associazione in altre realtà». 
Per capire l’impegno di Raccagni basterebbe dire che ha 78 anni e che da 38 è anima dell’associazione che ora donerà tutti i propri averi ad altri enti no profit. Due pulmini andranno a due associazioni per disabili, mentre l’ambulanza per il servizio sanitario secondario (trasporto da e per ospedali) andrà a un allestitore di mezzi di soccorso che valuterà la possibilità di una vendita, diversamente diventerà un’ulteriore cessione. 
A beneficiare delle donazioni saranno la clarense «Nel ricordo di Nicolas» e la capriolese «Quello che ci accade». 
«Abbiamo vissuto momenti difficili tanti anni fa – ha concluso Raccagni – e sono orgogliosa del fatto che la nostra associazione sia sopravvissuta alla cattiverie. Ora saremo noi a chiuderla in bonis, donando anche il denaro residuo a chi continuerà a fare del bene anche a nostro nome». 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti