L’arte del pasticciere Claudio Recenti premiata a Rimini

La sua ultima creazione è una torta con grammofono, violino ed archetto
Ritratto di roberto parolari

Un grammofono, con tanto di omaggio alla casa discografica «His master's voice», un magnifico violino, l'archetto posto avanti all'opera d'arte: è l'istantanea che ha fatto il giro d'Italia per il capolavoro che è valso il terzo premio nel concorso nazionale di pasticceria per il clarense Claudio Recenti.
Classe 1973, è titolare di una pasticceria storica a Chiari e anche a Rovato, e non solo. 
La città può essere sempre più orgogliosa di lui: certo, non è la prima volta che vince, anzi, ma per essere la prima volta che si rimette in pista dopo qualche tempo, riuscire a portare a casa un bronzo nazionale è un risultato meraviglioso.
Claudio Recenti è cresciuto nella pasticceria Principe, quella di famiglia, e ha frequentato l’istituto alberghiero. I dolci sono sempre stati la sua passione, ma con le sue mani, Claudio è davvero un grande artista: sono infatti incredibili opere le torte che «costruisce» con lo zucchero. 
Nella giornata di lunedì, Claudio si è classificato terzo assoluto nella sua categoria (pasticceria) al Campionato italiano della cucina che è stato organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi all’interno della fiera di Rimini.
Il clarense si è aggiudicato il bronzo con una torta raffigurante un grammofono e un violino, completamente a grandezza naturale e del tutto commestibile (una delle caratteristiche deve infatti essere proprio questa: l’inserimento di qualcosa non mangiabile porta alla squalificazione). 
«È un lavoro lungo e che comporta tanto impegno, per questo mi ero un po’ allontanato dalle competizioni - ha spiegato -. Gareggiare vuol dire staccare la spina e concentrarsi solo sul progetto e diventa difficile tra il lavoro e le cose di tutti i giorni. Per realizzare ciò che ho portato a Rimini ho prima dovuto pensare all’idea poi, in una settimana, preparare il tutto. In loco l’ho assemblata. Il grammofono è fatto in zucchero e anche il violino, in pastigliaccio, poi c’è stata la colorazione».
Claudio è una di quelle persone capaci di incantare mentre parla delle costruzioni delle sue creature, di come portare la materia prima a 170 gradi per poi modellarla con mani e guanti: in questo mondo è davvero una eccellenza. A soli 17 anni si era già distinto in Canada (ottenendo due medaglie a una competizione mondiale) e nel marzo scorso ha frequentato un corso di aggiornamento con il «mostro» dello zucchero Stéphane Klein.
«Dopo essere stato fermo per diverso tempo sono contento - ha concluso -. Certo è che avendo ottenuto posizioni migliori agli Europei e quant’altro, vincere sarebbe stata un’altra soddisfazione. Però sono pronto a rimettermi in campo nonostante tutto l’impegno che comporta». Dunque questo è un ritorno: nuove meraviglie come il campanile cittadino pensato in occasione delle Quadre saranno presto realizzate.
 

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