L’arte del pasticciere Claudio Recenti premiata a Rimini
Un grammofono, con tanto di omaggio alla casa discografica «His master's voice», un magnifico violino, l'archetto posto avanti all'opera d'arte: è l'istantanea che ha fatto il giro d'Italia per il capolavoro che è valso il terzo premio nel concorso nazionale di pasticceria per il clarense Claudio Recenti.
Classe 1973, è titolare di una pasticceria storica a Chiari e anche a Rovato, e non solo.
La città può essere sempre più orgogliosa di lui: certo, non è la prima volta che vince, anzi, ma per essere la prima volta che si rimette in pista dopo qualche tempo, riuscire a portare a casa un bronzo nazionale è un risultato meraviglioso.
Claudio Recenti è cresciuto nella pasticceria Principe, quella di famiglia, e ha frequentato l’istituto alberghiero. I dolci sono sempre stati la sua passione, ma con le sue mani, Claudio è davvero un grande artista: sono infatti incredibili opere le torte che «costruisce» con lo zucchero.
Nella giornata di lunedì, Claudio si è classificato terzo assoluto nella sua categoria (pasticceria) al Campionato italiano della cucina che è stato organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi all’interno della fiera di Rimini.
Il clarense si è aggiudicato il bronzo con una torta raffigurante un grammofono e un violino, completamente a grandezza naturale e del tutto commestibile (una delle caratteristiche deve infatti essere proprio questa: l’inserimento di qualcosa non mangiabile porta alla squalificazione).
«È un lavoro lungo e che comporta tanto impegno, per questo mi ero un po’ allontanato dalle competizioni - ha spiegato -. Gareggiare vuol dire staccare la spina e concentrarsi solo sul progetto e diventa difficile tra il lavoro e le cose di tutti i giorni. Per realizzare ciò che ho portato a Rimini ho prima dovuto pensare all’idea poi, in una settimana, preparare il tutto. In loco l’ho assemblata. Il grammofono è fatto in zucchero e anche il violino, in pastigliaccio, poi c’è stata la colorazione».
Claudio è una di quelle persone capaci di incantare mentre parla delle costruzioni delle sue creature, di come portare la materia prima a 170 gradi per poi modellarla con mani e guanti: in questo mondo è davvero una eccellenza. A soli 17 anni si era già distinto in Canada (ottenendo due medaglie a una competizione mondiale) e nel marzo scorso ha frequentato un corso di aggiornamento con il «mostro» dello zucchero Stéphane Klein.
«Dopo essere stato fermo per diverso tempo sono contento - ha concluso -. Certo è che avendo ottenuto posizioni migliori agli Europei e quant’altro, vincere sarebbe stata un’altra soddisfazione. Però sono pronto a rimettermi in campo nonostante tutto l’impegno che comporta». Dunque questo è un ritorno: nuove meraviglie come il campanile cittadino pensato in occasione delle Quadre saranno presto realizzate.