Mulonia diventa un libro

Il biker clarense pubblica un’autobiografia
Ritratto di mavi

Willy Mulonia, all’anagrafe Gugliemo, storico biker di Chiari, diventa un libro. Oltre venti anni di pedali, che hanno portato questo 52enne letteralmente ovunque, sono ora ha raccolti in 228 pagine di pensieri. Zero foto, tante parole. Una scelta significativa, per mettere a nudo se stesso, la propria storia di uomo e di atleta, da sempre in solitaria. 
“Chino verso nord – Storie in bici e di viaggi paralleli”: la copertina sintetizza bene tutta la sua storia in mountain bike. Il primo innamoramento, il grande viaggio compiuto dalla Terra del Fuoco sino a Prudhoe Bay in Alaska tra il 2001 e il 2002, con il cane Wayqui, trovato per strada, che lo accompagna nella prima immagine di questo libro. 
Ma non tutti sanno che (espressione d’obbligo) che Mulonia ha iniziato qualche anno prima a corteggiare la bici, gareggiando per la prima volta nella Sahara Bike, per poi spostarsi ancora più a sud, nel Crocodile Trophy in Australia. 


Il libro è auto-pubblicato mediante Amazon e sarà presentato il 5 ottobre nella toscana Gaiole (in Chianti) durante la conferenza di apertura della competizione ciclistica “L’Eroica”. In terra bresciana il libro sarà presentato a Chiari, durante la rassegna della Microeditoria in Villa Mazzotti (9 novembre). 
Quando conobbi Willy era il 1997. 
Partiva da un incidente a un ginocchio e da quello voleva partire per ripartire, dedicandosi alla bicicletta. 
Un gioco di parole che descrive la sua straordinaria capacità di reinventarsi. 
Poco dopo aveva un solo problema: mettere da parte soldi per il suo primo grande viaggio che sarebbe stato in Alaska. 
Il suo trasporto era così grande che inventariava con me cos’avrebbe potuto vendere oltre all’auto: arrivammo a ipotizzare anche gli sci.
Oggi è un organizzatore di emozioni a pedali. 
Ha esportato in Spagna L’Eroica, organizza eventi estremi in tutto il mondo e da anni promuove il Mongolia Bike Challenge, con il benestare (per nulla scontato) del governo mongolo. 
Il suo amore per l’Alaska lo ha portato per ben quattro volte all'Iditarod Trail (1999, 2000, 2018 e 2019) e ha deciso di tornarci a dispetto di età e acciacchi, sebbene si alleni continuamente anche grazie al suo lavoro. 
Un’ultima curiosità: il titolo del suo libro riprende quello di un mediometraggio realizzato dallo stesso Willy due anni fa e ancora oggi disponibile gratuitamente su Youtube.

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