Pauroso rogo alla Division Green

I rifiuti organici bruciano a tonnellate: coinvolti almeno tre Comuni dai fumi. Pompieri da tutta la provincia
Ritratto di Massimiliano Magli

Si è sfiorato il disastro ambientale il 27 aprile a Rudiano. A causa di un incendio senza precedenti, tre comunità hanno vissuto ore di profonda preoccupazione. Una immensa nube di fumo lunga oltre un chilometro si è distesa sulla Bassa bresciana, raggiungendo i territori di Urago d'Oglio e Chiari.
E' partita dal sito di smaltimento della Division green di via Commercio e Agricoltura, un centro specializzato nel recupero di sfalci, ramaglie, ma anche sfasciumi di legno nonché scarti alimentari.
Il rogo si è scatenato nella notte, sembra per autocombustione: la temperatura delle masse di organico sono salite in modo esponenziale, a causa della fermentazione che caratterizza questo tipo di rifiuto.
Il risultato è stato devastante: un pezzo di Bassa bresciana è stata affumicata da questo rogo che ha richiesto una task force impressionante per far fronte all'impossibilità dell'azienda di arginare il rogo. Sul posto si è visto un dispiegamento di mezzi senza precedenti per la zona: sono stati coinvolti con autobotti i vigili del fuoco di Chiari, Orzinuovi, Palazzolo, Brescia e persino Desenzano. Da Brescia è stata inviata addirittura un'autobotte «Kilolitrica», un mezzo in grado di trasportare 8 mila litri di acqua.
Sul posto, infatti, non è stato possibile reperire acqua a sufficienza, anche perché i canali irrigui in questo momento sono sprovvisti di acqua.


Oltre al ricorso a questa maxi cisterna, i vigili del fuoco hanno dovuto fare staffetta con le proprie autobotti verso gli idranti presenti nel centro abitato di Rudiano.
Un intervento proseguito anche nel pomeriggio, che ha visto decine di uomini al lavoro. E' stato inoltre necessario un intervento di smassamento mediante escavatore, che ha rimosso e smantellato progressivamente la montagna fumante di rifiuti per evitare che vi fossero ripartenze del rogo.
All'opera anche cinque idranti contemporaneamente. Non vi sono stati feriti né significativi danni al patrimonio dell'azienda, ma l'aria respirata per ore da centinaia di cittadini era mefitica.



Sul posto sono intervenuti anche Arpa e carabinieri della Compagnia di Chiari. L'Agenzia per l'ambiente si riserva di verificare i danni inferti all'ambiente.
«Non è una novità – ha commentato l'assessore al parco dell'Oglio di Rudiano Angelo Brocchetti -, purtroppo questi roghi sono una ricorrenza spiacevole. Auspichiamo che gli enti preposti a tali impianti intervengano con la dovuta attenzione, anche perché il rogo di questa volta è senza precedenti».
L'assessore rudianese Giulio Riva si è detto «molto preoccupato dall'accaduto. L'azienda peraltro avrebbe anche un impianto idrico con un piccolo bacino per le emergenze. Capisco la mancanza di acqua nei canali in un periodo non ancora irriguo, ma queste cose non dovrebbero capitare».
Il sindaco di Urago d'Oglio Antonella Podavitte: «Ho appreso in ritardo dell'incidente e ora spero che venga fatta chiarezza su tale vicenda anche perché non è la prima volta che avvengono nei nostri territori».

 

 

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