Due giovani e una vespa
Noi del Giornale di Iseo e del Sebino abbiamo intervistato due ragazzi montisolani, Enrico Ribola (30 anni, pilota) e Matteo Ziliani (28 anni, meccanico), gli unici ragazzi della nostra provincia a partecipare al Campionato Vespa Pista Italia, che quest'anno vede sfidarsi 18 piloti a bordo di Vespe da competizione in otto gare dislocate in ogni parte d'Italia. Questo singolare sport non è conosciuto come i classici campionati a due ruote, ma sta risquotendo sempre maggior interessere tra i giovani e i meno giovani. Il Campionato VPI è nato qualche anno fa e coordinato da Ricambio Rapido s.rl. di Ome.
Enrico e Matteo ci hanno raccontato della passione per i motori nata sulla loro isola, dove le Vespe sono indispensabili quanto comuni mezzi di trasporto. Le Vespe di questi due giovani però, sono certamente fuori dal comune.
Quando è cominciata la vostra passione per le vespe? E' legata al posto speciale dove vivete?
La passione per le Vespe è cominciata molti anni fa, quando come tutti i ragazzi ci avvicinevamo all'età del primo motorino, abitando a Monte Isola l'occasione di vedere tante vespe attorno noi era dietro l'angolo, in quanto in passato era l'unico mezzo in grado di salire e scendere senza grosse difficoltà le strade dell'isola.
Come è nata l'idea del VPI?
Siamo sempre andati a vedere le gare del campionato italiano quando ancora potevamo solo fare gli spettatori. Un giorno però è arrivato il coraggio di provarci.
Come avete saputo del campionato?
Il Campionato Italiano Vespe in Pista purtroppo è ancora poco conosciuto, ma i forum e le riviste ogni tanto a fatica pubblicavano quanche notizie su di esso e noi non perdevamo l'occasione di andare a vedere le vespe in pista.
Quali persone vi hanno aiutato e come? Come sostenete le spese?
In primis siamo stati aiutati da chi è cresiuto vicino a noi, famigliari amici e compagne, poi negli anni, anche qualche piccolo sponsor ci ha aiutato a sopportare le spese del campionato, Marco Motorstore per quanto riguarda la parte meccania, Retificio Ribola Giovanni e il Vespa Club da un punto di vista d'aiuto finaziario.
Purtroppo le spese sono quasi tutte a nostro carico, risparmiamo ogni mese qualche soldo per investirli nella nostra passione.
Raccontateci la storia della vostra passione per le Vespe...
Siamo due ragazzi come tanti altri che crescono con una passione, questa ci ha dato tante soddisfazioni ma anche tanti bocconi amari da digerire. Per far crescere la nostra passione abbiamo dedicato parecchio tempo la sera fino ad ora tarda, concigliando le tante ore di lavoro di giorno e le tante serate insonni di notte, togliendo magari tempo alle persone che tanto ci sono state vicine in questi anni, diciamo che dei due lo sporco lavoro lo ha fatto Matteo Ziliani, è lui che ha veramete messo del suo nel preparare la vespa che ora è davvero infallibile, certo io che sono il pilota, metto del mio a dare del Gas in pista, ma le gare si vincono assieme siamo un team ben saldo.
Avete mai pensato di smettere o rinunciare per il troppo sacrificio o per altre ragioni?
E' da poco che arrivano i primi risultati, siamo tornati a casa spesso con tante bastonate e tanti soldi buttati in fumo in pochi secondi, ma sarebbe stato troppo semplice mollare, e grazie anche alle persone che ci supportavano siamo sempre andati avanti.
Quali emozioni durante le gare?
Ogni gara ha la sua storia le sue emozioni, a volte la tensione è talmente alta che anche tra me e Matteo capita che che scappi qualche parola di troppo, mi sembra ieri quando l'anno scorso mi sono schierato in griglia di partenza per la prima volta.
Penso che se mi avessero con uno spillo non sarebbe uscita una goccia di sangue. Come me in pista, la medesima sensazione l'aveva Matteo attaccato agli spalti, in un pugno di giri ci si giocava un inverno passato al freddo in una cantina a preparare la vespa da pista.
Qual è il segreto per un team perfetto e quali sono gli ingredienti per fare una buona gara?
Io e Matteo abbiamo caratteri diversi diciamo che spesso ci compensiamo, dove non arriva uno c'è l'altro, siamo una buona coppia, una vera coppia di amici.
Gli ingredienti di una gara sono innanzi tutto parecchia fortuna, tante attenzioni anche nei piccoli particolari e un forte carattere di coppia.
Siete gli unici della provincia di Brescia?
Purtroppo siamo solo io e lui... e questo ci amareggia un po'.
Perché vi amareggia?
Siamo amareggiati perché tutti i nostri sforzi sono a volte poco capiti, i nostri coetanei putroppo non vogliono sporcarsi le mani e lottare per una passione e ci troviamo sempre solo io e Matteo.
Ai giovani d’oggi manca la passione in generale, non solo per le Vespe ma anche per un qualsiasi interesse. Piace anche a noi il divertimento con gli amici ma diciamo che la nostra passione ci dà anche una grossa mano a portare avanti i problemi della vita e se non altro ci distoglie la mente mentre siamo nel nostro mondo. Il VPI è un campionato organizzato da persone serie, e fatto davvero bene, se fossimo in molti di più non farebbe altro che farci piacere, è vero avremmo altri avversari, ma d'altro canto avremmo anche tanti altri amici, si perchè fuori dalla pista già nei paddok siamo ragazzi comuni che condividono la passione per la Vespa. Purtroppo non siamo solo gli unici di Brescia ma probabilmente siamo anche gli unici in Lombardia, ci sono altri piloti che corrono nel trofeo scooter ma con le vespe siamo proprio una mosca bianca. Disputare un campionato costa tanti sacrifici e tante rinunce, e se non si è anche supportati finanziariamente è anche molto costoso, noi siamo pronti ad accogliere anche altri piloti che vogliano iniziare a gareggiare, per noi è solo un piacere avere più persone che dedicano come noi tanto tempo a una passione, e speriamo che in futuro possiamo essere in molti a gareggiare.
Cosa di prova a vincere?
Essere sul primo gradino del podio è per noi un sogno che fino a ieri stava solo nei nostri pensieri, ora ci siamo saliti e ti dico non è che ci si sta tanto male.
Consigliereste a giovani come voi di intraprendere la vostra stessa avventura?
Ai giovani di oggi consigliere di iniziarla da subito, e non di lasciarsi attrarre come capita ora da passioni facili che passioni proprio non sono, certo ci vuole sacrificio, ma è anche quello il bello.
E il weekend di gara?
Diciamo che il weekend comincia dal lunedì quando di fretta e furia, si passano le ultime sere a disposizione per finire le ultime modifiche alla vespa, il sabato mattina levataccia presto quando le piste solo vicine, se no si parte già il venerdì pomeriggio.
Quindi la sera a letto presto e di sicuro bisogna dire addio a certe serate con gli amici. Il sabato è il giorno del test della vespa e della prova in pista, la domenica invece non si può sbagliare, si comincia con delle prove cronometrate per stabilire la griglia di patenza e poi nel primo pomeriggio facciamo le due gare.
Come vi muovete?
Di solito ci si trova il venerdi per caricare tutto sul furgone, la vespa, il carrello degli utensili e qualche ricambio due sedie e un gazebo, poi il venerdi pomeriggio o il sabato mattina si parte per le piste che sono dislocate in tutta Italia.
Quali i rapporti tra i team ?
Noi corridori sono nemici quando siamo in pista, ma diventano amici e compagni di passione quando si è fuori. Gli interessi comuni uniscono sempre, ma quando il semaforo diventa verde inizia la sfida per tutti.
Al punto in cui siete ora cambiereste qualcosa di quello che avete fatto?
Se si parla delle scelte passate direi di no, ma se si guarda al futuro abbiamo ancora tanto da imparare e da migliorare sia sulla vespa che come persone.
Con che spirito affronterete questo campionato?
Per noi è come aver già vinto il campionato del mondo, quel che ci attende ora è solo in più, siamo comunque pronti a lottare per altri ottimi risultati, ma anche pronti ad accettare sconfitte
Com'è stata l'avventura del vostro scorso primo campionato?
Lo scorso campionato ci ha dato l'opportunità di crescere, conoscere persone vincenti che ci hanno dato una grande mano e di far crescere la nostra amicizia e la nostra passione, che ora ci ha portato a questo risultato.
Quanto ci avete messo per avera una vespa da competizione?
Per fare la vespa da gara ci è voluto quasi un anno, ma comunque ci sono sempre nuove modifiche da fare al rientro da ogni giornata di pista, si cerca di curare ogni minimo particolare, ma qualcosa si tralascia per la fretta o per mancanza di attenzione. Diciamo che non è mai finita un po' come succede per la Moto GP e la Formula 1 che ogni anno si migliorano e si rinnovano.
Quante vespe avete?
Penso che avremo 4-5 vespe intere e funzionanti e almeno 10 a pezzi, purtroppo abbiamo capito tardi il valore di questo mezzo, a pensarci prima ne protevamo avere molte di più.
Com’è organizzato il VPI.
Il Campionato VPI Vespa Pista Italia, è organizzato da Ricambio Rapido, una ditta della zona che cura in ogni minimo particolare tutte le tappe del campionato.
Esiste un sito ufficiale www.scooterracingitaly.com, dove l’organizzatore tiene aggiornato per ogni pilota la sua scheda e dove si può consultare in ogni momento le date delle gare e le classifiche.
Che dire, è veramente un campionato organizzato con passione e con tanta buona volontà, c’è veramente da elogiare chi, con grande sforzo, da qualche anno lo sta portando avanti.