Terreni agricoli a rischio: no al data center a Corsico

Legambiente contro la richiesta di variante al Pgt
Ritratto di giulia

Il Circolo Legambiente Il Fontanile ha appreso della richiesta pervenuta all’Amministrazione comunale di Corsico per il cambio di destinazione d’uso di un’area di 105.000 mq al confine con il Parco Agricolo Sud Milano che, in caso di via libera, passerebbe da uso agricolo a uso produttivo per la realizzazione di un data center.
I volontari del Circolo Legambiente hanno espresso una forte preoccupazione per il destino dell’area interessata che è situata tra lo svincolo della tangenziale Ovest, il Comune di Trezzano sul Naviglio e il Comune di Buccinasco, adiacente al Parco Agricolo Sud Milano. Si tratta di oltre centomila metri quadrati di suolo libero ad oggi utilizzati per attività agricole, che rischia di venire cementificato e quindi impermeabilizzato per la costruzione di un data center.
Nell’attuale scenario ambientale in cui tocchiamo con mano gli effetti della crisi climatica, annate siccitose, alte temperature fuori dalla media, isole di calore, allagamenti, tempeste e altri eventi meteorologici estremi, il suolo è l’alleato più prezioso che abbiamo per contrastare i cambiamenti climatici.
Il suolo infatti è fondamentale per l’assorbimento di C02, per un substrato fertile che possa accogliere vegetazione e biodiversità, per trattenere l’acqua e per far fronte ai dissesti idrogeologici; lo è ancor di più nel contesto specifico della Città di Corsico che risulta essere già fortemente edificata e cementificata. 
I dati del Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente ci dicono infatti che Corsico è tra i 15 comuni più cementificati d’Italia con una copertura di suolo pari al 65,8% (fonte: SNPA, 2020) e che è classificata come un’area di media criticità idraulica secondo il regolamento regionale (ai sensi del regolamento regionale n.7 del 2017 sull’invarianza idraulica e idrogeologica, Corsico ricade in area a media criticità idraulica, B).
Legambiente ribadisce quindi forte preoccupazione per l’ipotesi di progetto presentata dalla società proponente perché mette a rischio un’enorme porzione di suolo libero a Corsico, equivalente di 15 campi da calcio, tra gli ultimi spazi verdi rimasti, intervenendo in modo sensibile e irreversibile sullo sviluppo urbanistico della città. 
Ulteriore aggravante è la vicinanza con il Parco Agricolo Sud Milano e il conseguente impatto che un grande insediamento come un data center avrebbe sull’ambiente e sulla natura dell’area protetta confinante.
“La logistica e progetti come il data center proposto a Corsico, rappresentano il settore economico responsabile della gran parte del consumo di suolo nel Nord Italia - dichiara Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia -. 
Le proposte sono aggressive e i piccoli comuni finiscono per cedere, mentre è necessario tutelare il suolo rifunzionalizzando le aree industriali dismesse, da rendere disponibili per un nuovo sviluppo economico. 
I Comuni hanno la responsabilità di arrestare l’investimento su suoli agricoli, i più facili da urbanizzare, unico modo per diminuire il consumo di suolo”.
“L’attuale Piano di Governo del Territorio non prevede la possibilità di edificare sull’area interessata ed occorrerebbe una variante del PGT ad hoc, a opera dell’Amministrazione Comunale per un insediamento la cui funzione è di dubbia necessità allo sviluppo del territorio - aggiunge Silvia Argentiero, presidente del circolo Legambiente Il Fontanile -. 
Non solo la costruzione di un data center non apporterebbe alcun beneficio alla collettività, al contrario la priverebbe di suolo prezioso, un elemento cruciale per il benessere della comunità che non può essere in nessun modo monetizzato o compensato”.
Il Circolo Il Fontanile pone all’attenzione del Comune di Corsico le gravi conseguenze sopracitate derivanti da un eventuale ulteriore consumo di suolo. Chiede pertanto al sindaco di Corsico, alla Giunta e al Consiglio comunale di rifiutare la richiesta pervenuta e di garantire alla cittadinanza che nuovo suolo non sarà di fatto consumato, proteggendolo oggi e in futuro, valutando la sua annessione al Parco Agricolo Sud Milano.

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