“Farfalle” in Piazza, un successo

Ritratto di Deborah

Nel mese scorso Palazzolo è stata meta di uno dei tredici voli delle “Farfalle”, parliamo di voli simbolici visto che le farfalle in questione sono tredici bellissime panchine coloratissime dipinte da alcuni dei ragazzi della Onlus “In Cordata”. Un’iniziativa che ha riscosso un grande successo e che è stata possibile grazie all’impegno dell’architetto palazzolese Angelo Mena, di fama mondiale e vincitore del primo premio alla Biennale della Creatività di Verona, che durante una serata conviviale a Grumello del Monte ha sposato il progetto dell’associazione “In Cordata”, guidata da 18 anni dalla presidentessa Bruna Tomaselli, che dal 1998 si occupa di persone portatrici di varie disabilità, tra cui i ragazzi affetti da autismo. Il progetto, che ha affidato all’interpretazione artistica di 13 ragazzi seguiti dall’associazione la decorazione di altrettante coppie di ali che compongono le panchine, tocca 13 paesi del lago d’Iseo, ultimo appuntamento a Sale Marasino dal 25 giugno al primo luglio, ed è stato accolto dalle Amministrazioni comunali con grande entusiasmo. Per una settimana, dal 14 al 19 maggio, il volo delle Farfalle si è fermato a Palazzolo: attorno alle panchine c’è stato un continuo andirivieni di persone e di curiosi, provenienti da tanti paesi limitrofi.
Abbiamo avvicinato l’ideatore di questa iniziativa, Angelo Mena, che ha prodotto le poltrone della collezione design “cArTesio” attraverso il suo studio Mena & De Netto. Una domanda d’obbligo ad Angiolino la si deve fare, come è nato questo progetto?
«Questo progetto è nato in una semplice serata, a Grumello del Monte presso la trattoria “Cascina dei Filagni” del signor Angelo Latini. Io non sapevo chi fosse, ma quando ho visto che a servire ai tavoli c’erano questi ragazzi Down sono stato colpito. Allora ho pensato di mettermi in contatto con questa associazione. Nella trattoria era presente la presidentessa di questa associazione, che si chiama “In Cordata”, ed alla fine della serata questa signora mi ha dato una piccola brochure dove sul frontespizio c’era una piccola Farfalla con la scritta “Volerò nel tuo cuore”. Quando ho visto questo mi è tornato alla mente quello che avevo realizzato tre anni prima, quando avevo vinto diversi premi internazionali. Tornato a casa, mi sono preso lo sfizio di andare a scartabellare i miei disegni cercando proprio le Farfalle ed ho presentato il mio disegno a quaranta famiglie, tredici hanno aderito alla mia iniziativa e così siamo partiti. La mostra non a caso si chiama “Farfalle in Piazza 13 voli”»,
Perché tredici voli?
«Perché sono tredici ragazzi che hanno dipinto le poltrone, tredici i paesi che hanno aderito all’iniziativa, così è iniziata la storia con la speranza di avere un seguito per sempre. Devo ringraziare pubblicamente mia moglie Federica Bandinelli, che è un ottima organizzatrice di eventi e mostre, che è riuscita con pazienza ed esperienza a coinvolgere tante persone, soprattutto a coinvolgere i Comuni che ci hanno ospitato. Devo anche sottolineare che i Comuni che ci hanno accolti, hanno contribuito a queste farfalle, non hanno messo di mezzo la politica. Per me è stata una cosa bellissima, tutti i fondi raccolti vanno alla associazione per aiutare questi ragazzi che sono diversamente abili, ma che hanno dimostrato di essere migliori di certi ragazzi del giorno d’oggi. Io penso che quando hai che fare con questi ragazzi, non puoi che provare una emozione eccezionale. Vedendo che lavorano con meticolosità, vedendo poi come tutti i visitatori apprezzano il loro lavoro, scattano foto delle “Farfalle” che poi ritrovi su internet, allora dico che qualcosa di più che positivo si è fatto. E tutti i fondi che ricaviamo vanno a questa associazione. Io sono palazzolese, sono andato a Milano per studio, sono tornato a Palazzolo e quando ho visto che i palazzolesi (non tutti) non capivano la mia “lingua” sono ritornato a Milano. A Milano ho incontrato mia moglie Federica Bandinelli ed abbiamo deciso di fare un percorso insieme. Sono tornato nella mia città e mi sono messo a disposizione di questa associazione: spero di aver fatto qualcosa di importante».
Abbiamo parlato anche con la moglie di Angelo, Federica Bandinelli che ha organizzato l’iniziativa, che ci ha detto: «Ho potuto notare, con questa organizzazione del progetto, che questi ragazzi hanno avuto un miglioramento esponenziale da quando è iniziato questo Tour. La conferma me l’ha data una mamma di questi ragazzi, che mi ha detto come è aumentata l’autostima in loro. Con questo progetto, andando nelle piazze a far vedere cosa sanno fare, anche loro vedono e sentono di essere importanti, che fanno parte di questa società. Una dottoressa di Iseo, mi ha avvicinato e mi ha detto “sono migliorati tantissimo”. Questo sicuramente è un primo passo verso un progetto a tempo indeterminato. Il prossimo anno vogliono essere ancora di più i ragazzi a partecipare all’iniziativa». 

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