No all’ampliamento della Macogna

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Cazzago San Martino e ha accolto il suo ricorso contro l’ampliamento della discarica della Macogna che era stato concesso dalla Provincia di Brescia. La Provincia nel 2016 aveva dato il via libera per il triplicamento dell’eluato, che altro non è che una deroga verso i limiti di inquinanti che di fatto ampliava di molto la tipologia dei rifiuti che potevano essere sversati nella discarica. I Comuni di Cazzago San Martino, Rovato, Travagliato e Berlingo, su cui insiste la discarica, avevano subito espresso la loro contrarietà alla scelta fatta dalla Provincia. Dura fu anche la presa di posizione dei volontari del Comitato “No alla discarica della Macogna”.
Il Comune di Cazzago San Martino, oltre al comunicato, decise di opporsi alla decisione facendo ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato e ora, a fine marzo dopo cinque anni, è arrivata la risposta tanto attesa con la bocciatura dell’ampliamento della discarica. Il Consiglio di Stato ha bocciato, giudicandola irregolare, la procedura della Provincia per concedere il triplicamento dell’eluato, inoltre ha definito insufficienti il monitoraggio e il controllo fatti sulla discarica per evitare danni ambientali.
Alla notifica della sentenza il comitato “No alla discarica della Macogna” ha pubblicato sulla sua pagina facebook un duro comunicato in cui chiede alla Provincia di intervenire immediatamente per bloccare il conferimento dei rifiuti.
«Lo abbiamo gridato per anni – si legge nel comunicato -. Adesso, a distanza di 5 anni, il Consiglio di Stato ci dà ragione: l’autorizzazione al triplicamento dell'eluato (cioè la componente inquinante) è stata emessa in modo irregolare. Il procedimento della provincia di Brescia è stato scorretto e sbagliato. I controlli per evitare danni ambientali sono insufficienti. I comuni devono essere coinvolti nelle scelte. La provincia deve immediatamente bloccare i conferimenti in deroga. Venite a controllare la discarica!».
Non solo, in questi giorni i “macognari” hanno appeso uno striscione con la scritta “il triplicamento era sbagliato lo dice il Consiglio di Stato” nei pressi della discarica. Lo striscione è stato mostrato dai “macognari” anche davanti alla sede della Provincia di Brescia in via Milano.