Polizia Locale a caccia di "maria"

Ferita un'agente per intercettare un po' di erba da fumare
Ritratto di Redazione

Nuova operazione da parte della polizia locale di Rovato che nei giorni scorsi ha arrestato uno spacciatore nel corso di una serie di controlli organizzati per prevenire i reati sul territorio e in particolare nei pressi della stazione ferroviaria. Hanno partecipato sette unità operative e due unità cinofile ausiliarie. I fatti sono accaduti in stazione e riguardano un ragazzo africano di 20 anni residente a Rovato, pregiudicato per rapina e furto. Il giovane appena sceso dal treno, quando ha notato la polizia locale ha cercato di dileguarsi, attirando l’attenzione degli agenti, che lo hanno avvicinato per identificarlo. In quel momento si è messo a correre, subito inseguito. Quando è stato fermato ha opposto resistenza e ha spintonato una ufficiale donna, che è caduta, riportando lesioni curabili in sette giorni. Il giovane aveva con se della marijuana. Nel giro di poco gli agenti e le unità cinofile hanno avuto ragione del malvivente, portato in camera di sicurezza al comando del Foro Boario, dove è restato fino al giorno dopo, quando è stato processato per direttissima e condannato a otto mesi con pena sospesa. Tre giorni la settimana dovrà presentarsi al comando della polizia locale di Rovato e firmare. Dovrà anche pagare le spese processuali. La droga, sequestrata, sarà distrutta, sempre che non sia rubata da qualcuno che poi se la sia fumata. Un po' di ironia non guasta nel pensare a quante energie vengano disperse in Italia per correre dietro a questa droga leggera che anche per modiche quantità fanno mobilitare intere pattuglie, mentre nonne e nonnine si trovano in casa ladri e disperati in continuazione e le forze di polizia faticano ad avere la benzina per intervenire.
E' oggettivamente importante tuttavia fermare, finché è vietata la marijuana, chi la vende e ne fa un business. E pensare che basterebbe una legge per trasformare questa droga in un prodotto da farmacia e sgominare gran parte del traffico di stupefacenti in Italia, liberando le forze dell'ordine dell'incombenza di correre dietro a uno spinello.

 

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