L’educazione che guarda al futuro
Spesso si sente dibattere, tra TV, giornali e talk show, sull’Educazione e sulla sua importanza, un tema molto sentito in diversi ambiti.
Soffermiamoci, dunque, a riflettere sull’etimologia di questo termine per coglierne più a fondo il significato.
«Educare» deriva dal latino educere, che significa “tirare fuori”, “condurre fuori”.
È un verbo che racchiude un’immagine bellissima: quella di un cammino che aiuta a far scoprire ed emergere ciò che ciascuno porta dentro di sé — le proprie potenzialità, le proprie inclinazioni più autentiche.
Mai come oggi, in un mondo in continua trasformazione, educare significa accompagnare i ragazzi a scoprire e valorizzare i propri talenti, mettendoli in dialogo con una realtà che cambia rapidamente.
Questo repentino cambiamento può anche spaventare ma, se affrontato con il giusto spirito, anche aiutare a creare nuove opportunità di scoperta, magari inaspettate fino a poco tempo prima.
L’innovazione, la tecnologia, le nuove professioni aprono, infatti, scenari inediti; accanto a queste strade nuove, restano però fondamentali la solidità e la profondità della tradizione educativa: la capacità di ascoltare, di guidare, di esserci, di formare persone prima ancora che studenti.
Il momento della scelta del percorso scolastico, perciò, diventa per una famiglia sempre più delicato: la responsabilità di un genitore cresce insieme al desiderio di scoprire e scegliere il meglio per il proprio figlio, aiutandolo così a germogliare nel modo più rigoglioso nel proprio cammino.
Il passaggio dalla Scuola Secondaria di primo grado a quella di Secondo grado (Superiori) rappresenta, in questo senso, una tappa cruciale del percorso di crescita, tanto per il ragazzo — ancor prima che per lo “studente” — quanto per la famiglia.
È una scelta che non riguarda soltanto un indirizzo di studi, ma tocca anche l’identità, i sogni e le paure dei ragazzi.
Dietro ogni decisione si nasconde, infatti, un intreccio di emozioni, di aspettative e di interrogativi, che richiedono presenza, pazienza e ascolto da parte degli adulti e, soprattutto, dei genitori.
Accompagnare i ragazzi in questa fase significa aiutarli a conoscersi meglio, a capire cosa li appassiona davvero, a intuire in quale direzione far fiorire le proprie capacità.
Educare, ancora una volta, è un gesto di scoperta e di fiducia: nel futuro e in chi lo abiterà.
È proprio questo lo spirito che anima anche i Licei Madonna della Neve di Adro, dove l’attenzione alla persona, la cura dei talenti e la passione per l’insegnamento si intrecciano in un percorso formativo che unisce innovazione e tradizione, per aiutare il ragazzo — ancor prima che lo studente — a far scattare la scintilla che alberga in lui per germogliare nel proprio autentico cammino.
Perché educare, in fondo, è sempre un invito: a scoprire e a valorizzare ciò che si ha dentro.
Per venire a scoprirlo insieme a noi, vi invitiamo a visitare il sito della scuola: https://madonnadellaneve.it/














