Capriano, post che inneggiano al fascismo

Polemiche sul candidato sindaco Sala che parla di "gogna mediatica"
Ritratto di roberto parolari

Non potevano che suscitare polemiche, oltre ad un profondo imbarazzo nel mondo politico bresciano per la presenza sempre più preoccupante di questi fenomeni di estremismo di destra, alcuni post pubblicati nei mesi scorsi sul proprio profilo social da Stefano Sala, candidato sindaco a Capriano del Colle con la civica «Vivere Capriano e Fenili» appoggiata dalla Lega. I post ora sono stati cancellati, ma questo non è bastato a placare le polemiche.
La segnalazione è arrivata in particolare dall’Anpi provinciale, con il presidente Pedroni che ha chiesto agli altri candidati sindaco, Giorgio Armani della civica «CambiaVento» e Salvatore Oliva della civica «Insieme per migliorare», di porre in Prefettura la discriminante antifascista. I due candidati, a loro volta, hanno sottolineato la loro adesione ai dettami della Carta Costituzionale e in difesa dei valori della democrazia, della libertà e dell’antifascismo. 
In uno dei post “incriminati” il candidato sindaco aveva criticato l’autorizzazione data ai festeggiamenti del 25 aprile, aggiungendo che la canzone più adatta per l’occasione fosse ‘Battaglioni’, inno delle unità d’elite fasciste, e non ‘Bella ciao’ visto il modus operandi del Governo. In un altro post più datato erano presenti due tazze con l’effigie di Benito Mussolini e il commento “Carissimi ospiti a casa nostra si brinda così… E se non vi piace ricordatevi: meglio soli che male accompagnati!”. Presente anche un post che invocava una nuova marcia su Roma e un altro in cui rimpiangeva il fascismo. 
Il candidato sindaco Stefano Sala si è difeso parlando di “caccia alle streghe” e “gogna mediatica” da parte di chi ha come obiettivo di danneggiare la sua campagna elettorale, sottolineando che il post avesse un significato opposto a quello dato da chi lo contesta: erano le restrizioni imposte dal Governo a ricordare la limitazione delle libertà personali del periodo fascista.
  

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