Idroscalo: arriva il parco pubblico

Il Comune ottiene 10 mila mq di area
Ritratto di Deborah

L’accordo era stato raggiunto lo scorso anno, quando l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosa Leso ed il Ministero della difesa avevano firmato la lettera d’intenti sull’utilizzo dell’area militare dell’idroscalo, che fra il 1928 ed il 1936 fu sede del Reparto Alta Velocità e successivamente era diventato un circolo con magazzini per il 6° Stormo di Ghedi.
Nei mesi successivi dalla lettera di intenti si è passati alla convezione vera e propria ed entro l’estate Desenzano riavrà il possesso di una parte dell’ex zona militare: si tratta di circa 10mila metri quadrati del parco, un’area a forma di «L» con una striscia che da viale Motta raggiunge il lago e comprende anche l’edificio del custode.
In questa area l’Amministrazione vorrebbe creare un parco pubblico: la bozza di progetto è in attesa del via libera definitivo della Soprintendenza, poi verrà presentato in Consiglio comunale per la variazione al piano delle opere pubbliche.
Il progetto, con un costo stimato in 200mila euro, prevede un doppio accesso pedonale, da viale Motta e dalla passeggiata a lago, ed un percorso illuminato con panchine. «Abbiamo lavorato molto per questo risultato – ha affermato il sindaco Rosa Leso - senza prepotenza, con un percorso condiviso.
E quello che abbiamo ottenuto non è poco: è come se Desenzano guadagnasse un’altra Spiaggia d’Oro».
Se dall’Amministrazione comunale si mostra grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, dal Movimento 5 Stelle è arrivata una sonora bocciatura. Il consigliere Luisa Sabbadini ha presentato un’interrogazione in cui ha sottolineato come l’accordo sia «nettamente a favore della società Difesa Servizi che a costo zero si vede riconosciuta una variante al Pgt, con possibilità di guadagno notevoli, mentre il Comune in cambio non riceve né un conguaglio economico né una cessione definitiva dell’area, né le spese di sistemazione».
L’area dell’idroscalo, che ha ospitato la Scuola di pilotaggio per sofisticatissimi idrovolanti da competizione, dopo la sua chiusura era rimasta di proprietà militare: si parla di un totale di circa 42000 metri quadrati di superficie fra parco, villa, corpo di guardia, hangar, magazzini, alloggi. La prima proposta da parte del Ministero era stata quella dell’acquisto dell’intera area, ma la mancanza di risorse ha reso non percorribile questa soluzione. Si è arrivati allora ad un accordo più sostenibile per l’Amministrazione comunale, un accordo che prevede anche la modifica della destinazione ad uso a turistico ed il recupero dei volumi, visto che il Ministero ha dimostrato l’interesse a valorizzare i siti militari in disuso.
L’accordo raggiunto tra le parti prevede che il Comune ottenga 10 mila metri quadrati di area verde, circa la  metà del parco dell’Idroscalo, mentre il Ministero della Difesa rimarrà in possesso del resto dell’area attraverso la società di gestione «Difesa Servizi» potrà intervenire trasformando le attuali strutture militari, mantenendo però la stessa volumetria.
Si parla di 17 mila metri cubi di edificato, che saranno tali anche dopo la trasformazione: dovrebbero diventare . Entro il prossimo mese di luglio l’Amministrazione di Desenzano predisporrà una variante al Pgt per rendere possibile la trasformazione.
Per il Comune i termini del contratto prevedono una concessione del parco della durata di 19 anni rinnovabili, con l’obbligo di versare un canone annuo, 500 euro per quest’anno e mille euro per i prossimi anni, e della manutenzione dell’area.
 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti