Fedez pedinato, interviene la Polizia

Un mistero dietro all’inseguimento
Ritratto di roberto parolari

Serata movimentata quella di giovedì 26 novembre per Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez. L’artista, che stava tornando a casa ed era solo a bordo della sua Lamborghini, si è reso conto di essere pedinato da un altro veicolo, un Suv Bmw, e ha informato un uomo del suo servizio di sicurezza. Immediata la chiamata al 112 per far intervenire la Polizia.
Nei pressi di piazzale Giulio Cesare a Citylife, il complesso residenziale e commerciale sorto nell’area dell’ex Fiera nel quartiere del Portello progettato dagli architetti Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, le volanti della Polizia hanno intercettato e fermato i due veicoli. Lo stesso Fedez è sceso dalla sua auto e si è diretto verso il suo presunto pedinatore, che era rimasto a bordo del suo veicolo e aveva abbassato il finestrino. Dopo avergli chiesto chi fosse, Fedez lo avrebbe colpito con uno schiaffo. 
Gli agenti hanno fatto scendere l’uomo dalla sua auto: si trattava di un 19enne investigatore privato che lavora per l’agenzia del padre, una società milanese, che aveva con sé un’arma, con regolare licenza. Di fronte alle domande degli agenti intervenuti l’investigatore privato avrebbe prima negato il pedinamento, ma successivamente avrebbe ammesso di aver seguito Fedez, ma solo dopo che l’artista, con un cenno, l’aveva invitato a seguirlo. Una circostanza che Fedez ha smentito agli agenti.
La Questura ha aperto un fascicolo su quanto accaduto, con la Divisione anticrimine che sta indagando per stalking, anche se nessuno dei protagonisti ha sporto denuncia. Tra i due non ci sarebbero stati contatti precedenti, ma pare che il padre del 19enne, da informazioni arrivate all’artista, avrebbe in passato indagato sull’esistenza di presunte società estere legate a Fedez. Esistenza già smentita in passato, ma che potrebbero far propendere per l’ipotesi che si trattasse proprio di un pedinamento. 

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