Incendio in cascina, 300 bestie in salvo

Ultimate nelle scorse ore le operazioni di recupero
Ritratto di Massimiliano Magli

Un'incendio pauroso a Chiari, la notte tra venerdì e sabato, avrebbe potuto spazzare via un intero allevamento. E' accaduto in un'azienda zootecnica di via Fame, di proprietà della famiglia Vezzoli. Le fiamme si sono sprigionate dopo mezzanotte, in un'azienda di bovini, con oltre trecento capi. Siamo a nord di Chiari, al confine con Cologne e Palazzolo. In pochi attimi il rogo ha cominciato a divorare un'intera ala di cascina, avvicinandosi paurosamente alla mandria, che in quel momento era fortunatamente all'aperto. Infatti le fiamme sono partite, forse per autocombustione, da uno stabilimento interamente destinato al ricovero di balle di erba medica seccata. Il caldo intenso e l'ammassamento delle balle avrebbe fatto salire la temperatura della paglia al punto da far innescare il rogo. Un rogo pauroso visto che sono state andate in fumo 250 balle di fieno, ognuna da sei quintali. Le fiamme si sono rapidamente diffuse su tutto l'edificio, divorandone la copertura in eternit. Da qui è arrivato l'allarme per la salute dei residenti, visto che grosse quantità del pericoloso fibrocemento sono andate in fumo diffondendosi su tutta la zona. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i distaccamenti di Chiari, Palazzolo e Brescia, che si sono alternati in due turni di lavoro durissimo, tanto che alle 14 di sabato i pompieri erano ancora sul posto a spegnere le fiamme o a raffreddare l'enorme massa ancora di materiale bruciato ancora caldissima. A lanciare prontamente l'allarme è stato un coltivatore della zona, che a quell'ora era in campagna a irrigare il proprio podere. Senza questa tempestiva segnalazione ai vigili del fuoco, probabilmente le fiamme avrebbero avuto il tempo di propagarsi ancora a lungo finendo per investire anche il capannone a fianco, dove è peraltro presente una cisterna di gasolio. Vigili del fuoco e proprietari hanno provveduto a spostare il bestiame il più lontano possibile dalla zona del rogo, anche per evitare intossicazioni degli animali, allevati sia per la carne che per la produzione di latte. La fitta coltre di fumo ha costretto i pompieri a lavorare con maschere e respiratori per tutta la durata dell'operazione. Sul posto è intervenuto anche l'Airpol, l'aereo in forza alla Polizia Locale che per diversi minuti ha sorvolato e fotografato l'allevamento al fine di contribuire a definire le cause del rogo e accertare anche l'estensione della copertura in eternit andata in fumo. Nelle prossime ore anche Asl e Arpa dovrebbero intervenire per accertare la presenza di rischi per la salute pubblica.

 

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