Pallamano in salute

Continuano a crescere gli iscritti
Ritratto di mavi

Quando due anni fa lo sport della pallamano arrivò nella nostra città, tra i tanti soloni cittadini c’era parecchio scetticismo sul suo futuro.
Da più parti si chiedeva come a Palazzolo, dove calcio e pallavolo hanno sempre attratto il maggior numero di ragazzi, ci sarebbe potuto essere spazio per una nuova attività sportiva e quale poteva essere il coinvolgimento dei giovani in essa. Aprire una nuova strada è compito difficile, soprattutto dove sono presenti altri sport che attirano molti iscritti, ma la pallamano è riuscita a sfondare il muro ed ora comincia a mostrare numeri interessanti.
Un plauso per questo exploit va a Riccardo Riccardi, che ha voluto mettere anima e corpo nella divulgazione di questo sport a Palazzolo. Riccardi, con l’aiuto del suo presidente Ermanno Gussarini e dei suoi collaboratori dell’Asd Pallamano Palazzolo, nel  giro di 20 mesi ha saputo far scoprire ai palazzolesi cosa era la pallamano: ora sono circa un centinaio i ragazzi che frequentano la palestra per praticarla. Abbiamo incontrato Riccardi per parlare della sua esperienza a Palazzolo. Ecco le sue prime impressioni sull’impatto di questo nuovo sport nella nostra città.
«Sicuramente siamo contenti – ha sottolineato Riccardi -. Dopo tante titubanze iniziali siamo veramente molto contenti. Dobbiamo dire che i dubbi, dopo questi primi due anni, sono svaniti: i numeri parlano chiaro, ci siamo consolidati. Ci siamo prefissi di arrivare a cento tesserati e, nello stesso tempo, ci siamo prefissi di fare cento ore per propagandare la divulgazione nelle scuole per questo sport».
Nel primo anno quali sono stati i vostri passi per divulgare questo sport a Palazzolo?
«Quando si inizia c’è da mettersi le mani nei capelli con questi ragazzi, anche perché conoscono poco il nostro sport. Poi, durante gli allenamenti, vedendo la loro dedizione abbiamo capito che si potevano fare belle cose, ma non pensavamo di raggiungere questi risultati. Ad oggi i risultati che stiamo ottenendo sono più che positivi: secondi nell’Under 14, terzi nell’Under 18. A livello regionale, nel campo maschile, abbiamo davanti un Cassano che sicuramente arriverà nelle prime a livello nazionale. Siamo veramente molto contenti. Le differenze con queste squadre sono piano piano diminuite.
Tutto questo ci fa ben sperare, perché se il Cassano è forte e noi lo stiamo avvicinando, vuol dire che ci siamo anche noi, anche se a piccoli passi».
Una domanda banale: è meglio giocare al calcio con i piedi o è meglio giocare con le mani?
«Il calcio è immediato, il bambino quando vede il pallone per terra gli dà un calcio. Purtroppo la Pallamano in Italia purtroppo non è conosciuta come meriterebbe, perché questo sport è bellissimo e lo consiglio a tutti. Calciare un tiro in porta è in questo sport come tirare una sassata. Nei movimenti che si fanno, come scansare un avversario, è uno sport che gratifica un po’ tutti i partecipanti».
Praticamente, uno è bravo con i piedi, l’altro con le mani.
«Sicuramente ci sono delle affinità. Perché tanti hanno giocato a calcio e si sono adattati con le mani. Io penso che alcuni di quelli che sono capaci di giocare a calcio, be possono riuscire di sicuro a giocare con la pallamano».
È difficile arrivare ai massimi livelli nella pallamano, o è più facile rispetto ad altri sport?
«Bisogna arrivarci con un progetto di lunga scadenza ed avere in squadra dei giocatori talentuosi: sia fisicamente che tecnicamente. Per emergere, come in tutti gli sport, sono necessarie tutte le caratteristiche che fanno di un ragazzo un atleta, così puoi sicuramente arrivare in nazionale. Proporzionalmente, comunque, è più facile arrivare in nazionale con la pallamano che con il calcio».
Quante squadre stai allenando?
«Ora sto allenando gli Under 8,10,12,16 e 18 maschile e femminile».
Avete qualche ragazzo che può andare in nazionale?
«Avevamo qualche ragazzo, poi le cose sono cambiate. Negli Under 16 ci sarebbero degli elementi che potrebbero essere visionati, almeno a mio modesto parere, e potrebbero essere da nazionale».
Nel prossimo futuro della pallamano palazzolese c’è la Pasqua a Praga, dove i ragazzi di mister Riccardi si misureranno con squadre di tutto il continente, in una manifestazione che accoglie ben 500 formazioni.

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