Acque Bresciane traccia il bilancio dell'ultimo anno di attività

93 comuni bresciani serviti, per una platea di utenti che è passata dalle 520mila alle 550mila unità, una rete fognaria che, grazie agli interventi operati, è passata dai 2.400 chilometri ai 2.642. Investimenti per 24 milioni di euro. Ma è soprattutto il capitolo relativo al valore economico distribuito agli stakeholder, che ammonta a 65milioni di euro, 5 in più rispetto al 2018, ad attirare l'attenzione sul bilancio di sostenibilità di Acque Bresciane. Perfetta applicazione di quell'economia circolare di cui la società, che gestisce il servizio idrico integrato in quasi la metà dei comuni della nostra provincia, va particolarmente orgogliosa. «Il bilancio di sostenibilità di Acque bresciane – spiega il Presidente Gianluca Delbarba – è un circolo virtuoso: dal territorio e dai portatori di interesse raccogliamo i suggerimenti per gli obiettivi da raggiungere, che dopo la loro elaborazione e realizzazione tornano ad avere ricadute sul territorio e benefici per gli stakeholder». Nel documento, che conta circa 200 pagine, redatto anche in inglese, «perchè - come illustra Delbarba – tra i portatori di interesse abbiamo annoverato anche i tanti stranieri e turisti che risiedono nella nostra provincia», i numeri di un progetto sostenibile che punta ad obiettivi ancora più ambiziosi: tra cui la «discarica zero», che intende abbattere lo smaltimento in discarica dei fanghi usciti dagli impianti che, per il 2019, si è attestato attorno all'1%.  La parola d'ordine è sostenibilità che, per l'azienda bresciana che vanta un fatturato di 81,8 milioni di euro, si traduce nei nove obiettivi inseriti nel piano industriale: si va dagli interventi di miglioramento della rete alla lotta ai cambiamenti climatici, dall'incremento della attività formative ad un programma mirato alla resilienza delle infrastrutture.