Dina e Alessandra: un impegno unito dalla lotta ai tumori femminili

Dottor Corazza, di Servizi Medici San Carlo: “la prevenzione è un'arma importante a nostra disposizione”
Ritratto di Benedetta Mora

Si sono conosciute in ospedale, una come dottoressa e l'altra come paziente. Per motivi diversi sono venute a conoscenza dell'Associazione Susan G.Komen Italia, da anni impegnata a livello nazionale in progetti per la lotta ai tumori del seno. E per diversi motivi Alessandra è diventata Presidente del Comitato Regionale Lombardia e responsabile della Breast Unit di Fondazione Poliambulanza, Dina, aiutata dallo staff del suo negozio, il Riflessi Hair Studio di Roccafranca, la referente locale di maggior peso della Race for the Cure, l'evento simbolo di Komen Italia e la più grande manifestazione per la lotta ai tumori femminili in Italia e nel mondo.

DINA COCCAGLIO. “Mi sono avvicinata alla Race for the Cure perchè ho vissuto in prima persona il dramma di un tumore al seno. Allora frequentavo il reparto di oncologia e sono venuta a conoscenza di questo evento che, attraverso un momento di condivisione, una passeggiata o una corsa insieme, lancia un messaggio importante: prevenire è meglio che curare. Ad oggi l'unica arma a nostra disposizione è proprio la prevenzione. Tutti gli anni alla Race di Brescia siamo partite in tante, nell'ordine delle centinaia. Mi ha fatto molto piacere vedere che quest'anno, nonostante la pandemia e le dovute limitazioni, si siano presentati ai “blocchi di partenza” molti uomini e molte famiglie, segno che la sensibilità verso questa tematica si sta rafforzando. Grazie a chi ha partecipato siamo riusciti a raggiungere, attraverso le iniziative organizzate per l'occasione e in collaborazione con alcune realtà locali, 10mila euro da donare alla ricerca: lo slogan “più corriamo e più doniamo” non poteva essere più appropriato. E sulla scorta di questo slogan per la prossima edizione mi aspetto che i partecipanti possano essere ancora più numerosi, così come le sinergie con le realtà locali del tessuto commerciale ed artigianale. Bisogna fare rete per contrastare il cancro. Perchè in gioco c'è il futuro di tutti”.

ALESSANDRA HUSCHER. “Mi sono avvicinata all'associazione Susan G.Komen Italia per lavoro, prima come una delle referenti del Comitato Scientifico e dal 2020 come responsabile regionale. Mi auguro che la prossima edizione possa svolgersi in un clima di maggior serenità, che torni la voglia di condividere un momento importante come la Race for the Cure senza la preoccupazione dovuta al Covid. Essere in presenza è importante per noi, sopratutto per riprendere in mano tutti quegli eventi nel calendario di Komen Italia pre-pandemia, come gli appuntamenti sportivi, i bandi, le attività divulgative, i villaggi della Salute, organizzati contestualmente alla Race. Cerchiamo di essere presenti sul territorio con campagne di sensibilizzazione per informare l’opinione pubblica sulle neoplasie che colpiscono le donne nel tentativo di stimolare un cambiamento di atteggiamento da parte della gente nei confronti di questa tematica. Purtroppo le ricadute dovute al Covid sono state significative: in questo ultimo anno e mezzo i percorsi di screening e le terapie oncologiche hanno avuto ritardi importanti. Solo negli ultimi mesi abbiamo ripreso a pieno regime. Ma partiamo già svantaggiati perchè allo storico da “assorbire” si sommano i nuovi casi, che secondo le stime sono oltre 50mila all'anno. La Race organizzata a Roccafranca da Dina e il suo staff è stata esemplare. Ha dimostrato una forte coesione sociale. Perchè non siamo sole”.

“Il numero dei tumori non è diminuito: si stima che in Italia ogni giorno circa 1.000 persone, tra uomini e donne, ricevano una nuova diagnosi di tumore maligno”. Parla il Dottor Corazza, medico ginecologo attivo presso Sevizi Medici San Carlo di Chiari diretti dal Dottor Fabrizio Frialdi, poliambulatorio attivo sul territorio di Brescia con servizi a 360 gradi e con dotazioni tecnologiche all'avanguardia, da sempre attento alle problematiche femminili. L'ultima strumentazione giunta in viale Marconi, al civico 3/B, è il Vagy Combi, un dispositivo che rappresenta la soluzione non invasiva e del tutto indolore per i disturbi legati alla sfera intima femminile e che, attraverso la Radiofrequenza e la Elettroporazione, va a risolvere tutti quei problemi che finiscono con l'influire negativamente sulla qualità della vita. Le terapie con il Vagy Combi vengono effettuate da una ostetrica, nuovo arrivo ai Servizi Medici San Carlo, che si occupa del trattamento di patologie che vanno dall'incontinenza al prolasso dai condilomi ai fibromi cutanei. L'aspetto ginecologico, è invece nelle mani, del Dottor Andrea Fiaccavento, esperto in endometriosi, e del Dottor Mauro Corazza. “Nonostante i numeri siano preoccupanti oggi possiamo fortunatamente contare su un approccio terapeutico più efficace, che mette insieme prevenzione, diagnosi precoce e strumentazioni tecnologiche che si sono evolute notevolmente. Grazie a questo il parametro della sopravvivenza a 5 anni ha avuto un incremento. La strada è ancora in salita e non dobbiamo abbassare la guardia. Resta, infatti, prioritario tenere alta l’attenzione su tutte le malattie e continuare a investire nella prevenzione, nella ricerca scientifica, nell’assistenza di ogni individuo. I I pilastri della prevenzione restano il pap test, che rappresenta lo screening oncologico più diffuso al mondo, a cui tutte le donne dovrebbero sottoporsi periodicamente con l'avvio dell'attività sessuale, e, a seconda dell'età e della familiarità, l'ecografia mammaria e la mammografia per quanto riguarda il tumore al seno, anche combinate tra loro specie nelle pazienti più giovani e con seno iperdenso o con molte cisti). Quasi il 40% dei tumori femminili può essere intercettato precocemente con esami di controllo e adottando uno stile di vita corretto. Il consiglio che do a tutte le donne è quello di seguire i programmi di screening consigliati dal Ministero. Lo screening per il cancro del seno si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione gratuita della mammografia ogni due anni, ma già dai 20 anni è consigliabile eseguire l’autopalpazione del seno ogni mese, una settimana dopo la fine del ciclo. Per prevenire il cancro al collo dell'utero è raccomandata la vaccinazione HPV (contro il Papillomavirus). Dai 20 ai 30 è poi necessario sottoporsi ogni 3 anni all’esame del Pap-Test e tra i 30 e i 64 anni anche al Hpv-Dna Test ogni 5 anni. Ed ancora, ecografia pelvica o quella transvaginale sono esami utili per scovare tumori all'ovaio in fase iniziale e formazioni cistiche”.

 

 

 

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