Bertoli, travolto e ucciso in bici

Un'auto l'ha colpito ieri a Meano
Ritratto di mavi

Rudiano è in lutto per il gravissimo incidente avvenuto ieri mattina a Meano, in cui ha perso la vita il 59enne Franco Bertoli. Il pesante bollettino di guerra delle nostre strade si va ad aggiornare con la scomparsa di un altro ciclista, falciato brutalmente sulla strada provinciale 16, che conduce alla frazione di Corzano, procedendo dall'altra provinciale 235. 
L'uomo era abituato a uscite in bicicletta e ieri mattina, di buon'ora, era partito con la sua mountain bike, lasciando Rudiano per poi spostarsi verso Meano utilizzando strade di campagna, in genere più sicure rispetto alla provinciale Orzinuovi – Brescia, assai più trafficata. 
Sono da poco trascorse le 9.30: l'uomo sta rientrando verso Rudiano, per raggiungere la mamma Pina e il fratello Mario, che abitano con lui al civico 50 di via Marconi. 
Qui invece, verso le 13 di ieri, sono arrivati i carabinieri a comunicare la drammatica notizia della morte di Franco. 
A investire il ciclista è stata una ventenne del posto, A.T., residente proprio a Corzano. Dunque una giovane che conosceva molto bene queste strade. La sua auto, una Clio Station Wagon, ha travolto in pieno Bertoli, gettandolo diversi metri più in là sull'asfalto, dove ha colpito violentemente anche il capo. La vettura stava dirigendosi verso Corzano. Forse una distrazione dell'autista o un movimento improvviso della bicicletta alla base di questa sciagura che non ha lasciato scampo all'uomo. 
Bertoli non si è infatti più ripreso nonostante il pronto intervento del 118 con l'ambulanza inviata da Trenzano Soccorso. Nonostante diversi minuti nel tentativo di rianimare l'uomo, è spirato sul posto. 
Ad accertare le cause dell'incidente sono intervenute due pattuglie della polizia stradale di Chiari. 
Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Corzano Giovanni Benzoni, per prendere provvedimenti anche in merito alla viabilità, visto che la strada di collegamento tra Meano e la provinciale 235 è rimasta chiusa per quasi tre ore. 
Bertoli era un ciclista amatoriale con tanta esperienza: la sua bicicletta era compagna inseparabile, soprattutto negli ultimi tempi, dopo che aveva ottenuto il pensionamento dalla ditta di semilavorati in allumino Alumec a Rudiano. 
Oltre all'anziana mamma e al fratello, lascia nel dolore le figlie Corinne ed Erika, ma anche tanti amici ed ex colleghi di lavoro che ne apprezzavano la solarità. 
L'assessore all'ambiente e al Parco Oglio Angelo Brocchetti si è detto scioccato dalla notizia, vivendo peraltro a pochi passi dalla sua abitazione. 
«Da qualche mese – ricorda l'amministratore - Franco era in pensione dopo una vita alle dipendenze di Alumec a Rudiano. Era sempre con la sua bicicletta, lo si sentiva arrivare anticipato dal suo inconfondibile fischiettare. Abbronzato già dai primi soli primaverili lo trovavo in bici a torso nudo ovunque, un fisico da atleta con la lunga chioma brizzolata. La sua famiglia è stata sempre amica della mia, a partire dai rispettivi genitori, compagni di avventura nelle esperienze politiche della Democrazia Cristiana. Mi mancheranno le sue lunghe disquisizioni sui fatti quotidiani. Alla sua famiglia le mie più sentite condoglianze e quelle dell'Amministrazione comunale».  

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