Chiari, per il Teatro Sant'Orsola fatto il miracolo

Partiti i lavori per la demolizione delle parti non conservabili
Ritratto di roberto parolari

Ad inizio aprile hanno preso il via i lavori di demolizione delle parti non conservabili del vecchio Teatro Sant'Orsola. Gli operai della ditta incaricata dell'intervento hanno, infatti, iniziato ad abbattere il vecchio immobile, sono state demolite scale in cemento armato, il muro di cortina e il porticato addossati, il fianco nord e la copertura della sala. Del vecchio edificio rimarrà il muro perimetrale in comune con la chiesa.
L'incubo si è così trasformato in sogno: dopo l'assegnazione dei lavori per il recupero del Teatro Sant'Orsola di Chiari, finalmente l'intervento ha preso il via. Dopo il fallimento dei progetti legati alla fondazione Bertinotti-Formenti e al Morcelliano, è stato il Comune, a tempi record, prima a far propria la struttura e poi a sottoporla a un concorso di progetto. Quindi il bando.
Il contratto per i lavori è stato firmato con la ditta modenese Iti.
Si tratta di un progetto di capitale importanza per la città e fortemente voluto dalla Giunta del sindaco Massimo Vizzardi. E' finanziato dal Comune con circa 3,8 milioni di euro.
Il concorso di progetto era stato aggiudicato al gruppo di professionisti formato da Sbg Architetti (Milano), Studio Ing. Dario Marian (Monza) e Bringsol Srl (Morbegno).
Dunque, dopo la conclusione positiva dei due maxi cantieri dei Poli Scolastici di viale Mellini e via Roccafranca, con oltre 90mila metri cubi di edilizia scolastica NZEB in classe A4 (un volume equivalente a 900 unità abitative civili), il Comune sarà impegnato in un'altra grande opera pubblica.
Anche per il Teatro Sant’Orsola è previsto un intervento di edilizia sostenibile, impostata sui medesimi presupposti di decarbonizzazione già utilizzati dagli uffici comunali sia per la sede del Municipio, sia per il Museo della Città, nonché appunto per l’edilizia scolastica.
Il nuovo teatro ha caratteristiche costruttive ed impiantistiche tali da renderlo un edificio definito ad “energia zero” (ZEB – Zero Energy Building), per il quale il rapporto tra l’energia prodotta e quella consumata su base annuale per climatizzazione, produzione acqua calda sanitaria e illuminazione è pari a zero.

Iniziati i lavori per la demolizione delle parti non conservabili del teatro Sant'Orsola

Una scelta quanto mai lungimirante, visti i tempi molto difficili in tema di caro energia.
Nello specifico, il nuovo Sant’Orsola sarà dotato di più ambienti, riqualificati e funzionali. La proposta progettuale per il nuovo teatro, accessibile dal cortile nord attraverso l’area del bar, del foyer e della biglietteria, contempla tre spazi: la sala teatro, la sala roof garden e la sala cinemino.
La sala teatro sarà quella principale, pensata appunto per performance e concerti, con una capienza di circa 168 posti, distribuiti in 4 settori; oltre al livello galleria di circa 56 posti, per un totale di 224 posti totali. La sala cinemino avrà circa 90 posti, mentre la sala roof garden al secondo piano – dimensionata per ospitare circa 75 posti, comprensivi di due stalli riservati a persone con disabilità motoria – sarà un ulteriore spazio multifunzionale con una bellissima vista sulla città.
Il progetto si concluderà in circa un anno.

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