La Stradale di Chiari dedicata a due "angeli"

Il distaccamento a Silurino e Sgura, agenti morti in servizio
Ritratto di giulia

Toccante cerimonia il 9 maggio a Chiari. Al distaccamento della Polizia Stradale di Chiari sono state svelate le due targhe alla memoria di Luigi Silurino e Vincenzo Sgura, entrambi in servizio a Chiari e morti nel 1964 mentre erano in sella a una moto Guzzi Astore, con cui prestavano servizio di scorta a carichi speciali. Silurino aveva 22 anni mentre Sgura ne aveva 28. A loro è stato intitolato il distaccamento di Chiari in via Rota. Sono intervenuti il sindaco di Chiari Gabriele Zotti, alcuni sindaci della zona, il prefetto Andrea Polichetti, il questore Eugenio Spina, il prefetto Renato Cortese, direttore centrale della polizia stradale e ferroviaria, Carlotta Gallo, comandante del Compartimento della Polizia Stradale per la Lombardia, Federica Deledda, comandante della Polizia stradale di Brescia, infine per i distaccamenti sono intervenuti Gianpaolo Pescali (Chiari), Diego Pedersoli (Iseo), Cristiano Scalvinoni (Darfo), Daniele Turra (Desenzano), Gabriele Masala (Montichiari). Maurizio Marinelli presidente dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato ha ricordato «il dovere di ricordare chi è morto per servire il paese. Dimenticarsene significherebbe un tradimento dei più alti ideali». Grande lo sforzo del Comune, che dopo svariati incontri, è stato in grado di portare a casa una intitolazione importante e doverosa per la comunità che servivano i due agenti. 
«Un orgoglio e un'onore per noi – ha detto Gabriele Zotti – poter riconoscere a distanza di tempo due figure così, che hanno dato la vita per la nostra sicurezza e la sicurezza del Paese. Un lavoro importante culminato egregiamente». 

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