Muore annegato dopo l'immersione

Sono arrivati con amici e colleghi di lavoro alla spicciolata per un bagno rinfrescante.
Ma poco prima delle 17 quello che doveva essere un momento di piacevole relax si è trasformato in tragedia per un cingalese di 47 anni.
L'uomo, residente a Chiari, è scomparso tra le acque del fiume Oglio senza più riemergere, forse per un malore improvviso. Si tratta di Rodrigo Warnakulasuriya Priyanda Madukumar, nato in Sri Lanka l'1 luglio 1979. La disgrazia è avvenuta a Urago d'Oglio, in via Brede, nella località Paladù, divenuta negli anni un luogo di ritrovo e attrezzata anche per picnic e sport all'aria aperta.
Dopo la scomparsa dell'uomo gli amici hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati due elicotteri, uno quello in servizio al 112 e l'altro dei vigili del fuoco che ha cominciato i pattugliamenti visto che dell'uomo non c'era più traccia dopo la sua scomparsa tra le acque.
Le ricerche sono durate circa due ore, estenuanti e drammatiche, sotto gli occhi degli amici e dei colleghi di sempre. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Chiari, i sanitari di Rovato Soccorso e i carabinieri di Chiari e Rudiano, oltre alla protezione civile uraghese.
A perlustrare il fiume Oglio anche un gommone dei pompieri a cui si è aggiunto poco dopo il nucleo sommozzatori.
L'uomo è stato ritrovato ormai esanime a pochi metri dal punto in cui si era immerso.
Secondo gli amici le sue condizioni, al momento di mettersi in acqua, non erano delle migliori.
Un malore dunque sembra aver reso impossibile una reazione per avvicinarsi a riva.
I figli della vittima sono in Sri Lanka, mentre a Chiari è stata l'anziana madre a ricevere la tragica notizia.
L'uomo lavorava in una ditta di logistica, la BeV, insieme ad altri colleghi cingalesi e indiani.
Il punto in cui è accaduta la tragedia è particolarmente amato proprio per l'altezza dell'acqua che tuttavia non aiuta con la sua corrente quanto i bagnanti incorrono in difficoltà improvvise.