Nuova sede Chiari Servizi, chi c'è dietro?

Codoni spiega di chi è il nuovo capannone aggiuntivo
Ritratto di Redazione

C'è un «buco» di oltre trecento famiglie nella raccolta dei kit per la raccolta differenziata a Chiari. E' il dato che ha fatto emerge il Comune dopo che sono scadute le date previste per la distribuzione dei contenitori in plastica per differenziare il rifiuto domestico.
«Si tratta di un numero importante – ha spiegato l'assessore alle attività produttive Domenico Codoni – ma comunque in linea con altri Comuni che hanno avviato questa pratica anche perché bisogna pensare che il porta a porta è stato avviato solo tre settimane fa. Manca di fatto circa il 3% dei nuclei invitati. Per andare incontro alle famiglie ancora assenti abbiamo prorogato la distribuzione».
Per questo motivo verrà inviata una nuova lettera di sollecito alle famiglie assenti e organizzata una nuova data di consegna fissata per il 10 agosto nella sede di Chiari Servizi. A questo proposito, Domenico Codoni ha ricordato che la sede aggiuntiva affittata dalla municipalizzata è della società Tressa srl, «contrariamente a interrogazioni che forse sospettavano che il nuovo capannone fosse di proprietà di qualche amministratore. Alla Tressa srl la società paga 2000 euro al mese: socio unico della Tressa è la Compagnia fiduciaria Lombarda spa e l'amministratore unico e Gianluici Cadei di Ospitaletto».

 

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