Schiacciato dal trattore nel terreno per le anatre

Il trattore che si impenna e ribalta sul suo corpo che rimane inerme sotto quasi una tonnellata di ferro. E' la scena agghiacciante che si sono trovati davanti i soccorritori ieri mattina a Roccafranca, in un campo di «sguazzo» ossia un appostamento fisso per anatre, comunemente definito «nedrotera».
Nell'incidente ad avere avuto la peggio è Fabrizio Terzi, classe 93, di Chiari, molto conosciuto nella zona per l'attività di fabbro che svolge di generazione in generazione la sua famiglia con la Tpm. Le sue condizioni sono gravi.
Sul posto c'era anche il padre che ha lanciato l'allarme contattando i Tiraboschi, proprietari dei terreni, che sono arrivati per aiutare con un proprio mezzo nel sollevamento del trattore dal corpo del giovane.
Sono seguiti minuti disperati e surreali: il luogo in cui è avvenuto l'incidente ha infatti tenuto a distanza tutti i mezzi di soccorso di almeno 300 metri, trattandosi di un terreno che era stato svuotato da poco dell'acqua utilizzata per mantenervi le anatre come richiamo di caccia.
Anche per questo l'incidente non può essere considerato su un luogo di lavoro, ma una disgrazia avvenuta in ambito privato. Avvicinarsi al corpo dell'uomo ha imposto ai soccorritori di dover fare i conti con una vera e propria palude, tanto che il corpo del giovane, una volta stabilizzato, è stato spostato solo grazie all'intervento di una «Campagnaola» dei vigili del fuoco che è stata in grado di guadare la palude. Analogo imprevisto per l'eliambulanza che ha eseguito una manovra straordinaria, atterrando prima sulla palude vicino al ferito per consentire ai sanitari di raggiungerlo rapidamente, per poi spostarsi più a nord dove si trovava un terreno in condizioni migliori per l'atterraggio. I tentativi di rianimare il giovane sono durati oltre 40 minuti e oltre ai medici intervenuti con l'eliambulanza hanno collaborato i volontari del Gruppo 118 Roccafranca-Ludriano.
Sul posto anche la Polizia stradale di Chiari, i carabinieri di Rudiano, i vigili del fuoco di Brescia e di Orzinuovi.
Amanti della caccia stanziale, i Terzi avevano affittato il terreno in cui è avvenuto l'incidente dalla famiglia Tiraboschi che ha un allevamento a pochi metri. Nel pomeriggio di ieri le condizioni del giovane, pur rimanendo molto gravi, sembrano migliorate, nonostante un intervento per rimuovere la milza. Le prossime ore saranno decisive per la sua sopravvivenza.
Sul posto era intervenuto per alcuni lavori di manutenzione, ma il fango della palude lo ha tradito. Forse qualche giorno di attesa avrebbe potuto consentire un migliore transito su questo ex laghetto, che ieri era ancora una spugna di fango e acqua.