Addio all' "iseano" e Nobel John Nash

Venchiarutti lo ricorda così...
Ritratto di Redazione

Morire a 85 anni, per un assurdo e banale incidente stradale. C'è sempre tempo per farsi mietere dal traffico. Anche per un grande premio Nobel come John Nash, il dio della matematica, il pazzo che ha dimostrato quanto relativa e insulsa sia questa definizione al di là di ogni oggettiva sofferenza.

Se n'è andato il 23 maggio, in New Jersey, di ritorno da un altro premio ritirato pochi giorni prima a Oslo. Forse la mancanza di cinture, mentre si trovavano su un taxi, è alla base della tragedia.
John Nash per l'Istituto di studi economici Iseo, guidato dal giornalista Riccardo Venchiarutti, era un punto di riferimento straordinario. Qui in diverse occasioni, ma anche a Brescia, con una visita memorabile un paio d'anni fa. E sempre al suo fianco Venchiarutti, come accompagnatore che riportiamo nel suo ultimo saluto pronunciato per questo sfortunato Premio Nobel.

Venchiarutti: «Felice di aver conosciuto John Nash (una mente bellissima) "Beautiful mind" e passato con lui ore straordinariamente intense. Un saluto commosso a lui ed Alicia e tanti auguri di buon vita a John jr (ne ha bisogno ...). Resta un bellissimo ricordo delle giornate a Bergamo, Brescia e soprattutto Iseo, date un'occhiata in dettaglio alla cravatta che porta».
Proprio la dicitura ISEO compare infatti sulla parte bassa della cravatta.
Si è chiusa così assurdamente la storia di chi ha sconvolto la matematica (il premio Nobel gli è stato assegnato in ambito economico per la Teoria dei Giochi poiché non è previsto un Nobel per la matematica), e chissà che proprio nelle teorie tanto complesse e geniali non fosse scritta anche una fine tanto ingiusta e banale.
 

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