Monte Isola fa bilanci dopo Christo. Con Berlucchi un incontro strategico

Tra gli ospiti Farinetti di Eataly e il sindaco Turla
Ritratto di mavi

Folto pubblico al convegno “Lago d’Iseo e Montisola, viaggio dentro l’identità e la cultura di un luogo” organizzato dal comune di Monte Isola e ospitato nella storiche cantine Guido Berlucchi. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sul “dopo Cristo” e presentare il volume “Montisola – tra cielo e terra”, comprensivo di un CD con le musiche ispirate ai contenuti del libro.
A dare il benvenuto agli invitati Cristina Ziliani, responsabile della comunicazione Berlucchi, che ha sottolineato l’importanza del “fare sistema” tra Franciacorta e Sebino, per far decollare quel turismo enogastronomico in cui l’azienda, con i suoi 17mila visitatori l’anno, già crede.
Ha quindi preso la parola il sindaco di Monte Isola Fiorello Turla. Mentre alle sue spalle scorreva un’emozionante galleria di immagini del volume, con scorci di paesaggio e momenti di vita quotidiana degli isolani, il primo cittadino ha ricordato alla platea che l’incontro, cui seguirà a febbraio un secondo, è il primo momento di confronto dopo The Floating Piers, opera che ravppresenta “una pesante eredità cui cercheremo di dare alcune risposte per non disperdere il grande patrimonio che l’evento ci ha lasciato”. Turla ha poi evidenziato la bellezza dell’isola e dei suoi dintorni: Franciacorta, località sebine, Val Camonica.
A seguire l’intervento di Rossana Bettinelli, presidente del consiglio regionale di Italia Nostra, che si è soffermata sull’importanza di valorizzare lo spirito di appartenenza e sulle grandi potenzialità di questo territorio nel turismo culturale ed enogastronomico; un turismo “a misura”, come il territorio stesso.
Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ha invece evidenziato l’importanza di “pensare locale e agire globale” ed esortato amministrazioni locali e imprenditori a “pensare in grande” avendo come fondamenti l’orgoglio territoriale, l’apertura verso il mondo, la narrazione, e agendo con rapidità in piena sinergia.
Dopo di lui, Massimiliano Mandarini, docente al PoliMI ed esperto di eco-valorizzazione del territorio, si è soffermato sulla dialettica arte-territorio, sulla “democraticità” dell’installazione acquatica di Christo, capace di unire fruitori diversi, e sulla tendenza in atto a creare opere galleggianti. “L’arte”, ha concluso, “facilita il rapporto tra uomo e natura”.
Diego Ruggeri, art director del volume, realizzato in due mesi soltanto, ha ricordato l’appassionato coinvolgimento di “plurimi sguardi, oltre 5mila” dai quali sono state cernite le immagini del libro. Ruggeri ha poi ringraziato il maestro Marco Remondini, con lui autore delle musiche e degli arrangiamenti del CD, e ricordato l’indispensabile apporto intellettuale di Mario Cresci, artista e fotografo, profondo sostenitore della necessità di superare i localismi culturali e politici per guardare al futuro in un’ottica di integrazione che ponga al centro la specificità del territorio.
L’ultimo intervento è stato affidato a Tino Bino, in veste di autore dei testi di “Montisola – tra cielo e terra”, che ha raccontato il carattere dell’isola (appartato, misurato, sobrio) e dei suoi speciali abitanti. “Arrivare sull’isola ci obbliga a lasciare sulla terraferma i nostri scompensi e a ritrovare l’equilibrio della vita”, ha concluso Bino.
Il volume, per i tipi di Lubrina Editore, sarà venduto in libreria e presso il comune di Monte Isola.
Il ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia.

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