Caro Beppe...

Ritratto di roberto parolari

Caro Beppe, quasi 5 anni fa, quando era mancata la tua amata moglie, avevi scritto quel commuovente articolo di giornale che tutti ci ricordiamo e che noi con cura abbiamo incorniciato. Ora è giunto il momento che noi nipoti ci impegniamo a scrivere un articolo bello quasi quanto i tuoi, per ricordarti.

Il 7 novembre è venuto a mancare un pilastro fondante della nostra comunità. Chi lo conosceva sa quanto amava scrivere per il giornale, quanto amava andare a vedere e commentare le partite della Pro Palazzolo, ma soprattutto quanto amava ricordare gli avvenimenti importanti per la sua famiglia tramite un articolo o poche righe. 

Quest’uomo era Giuseppe Morandi, conosciuto da tutti come Beppe. 

Beppe era una persona dal cuore d’oro, amava scrivere, amava la sua famiglia, ma soprattutto amava il museo di guerra di Palazzolo e i fanti, di cui orgogliosamente per parecchi anni ha rappresentato la città di Palazzolo s/O. Crediamo sia importante soffermarci sul suo più grande progetto: il museo dei ricordi di guerra. Era sempre lì a tenerlo aperto anche se magari non andava nessuno a vederlo. Era contentissimo quando andavano le scuole per raccontare ciò che rappresentava quel museo ed era ancora più felice quando ad andare a trovarlo erano le sue nipoti. Possiamo dire con fermezza che conosciamo il tour del museo a memoria e ci ricordiamo pure con quanta passione ci tenevi a mostrarci tutto ciò che quelle poche stanze contengono.

Nonno ora ha raggiunto finalmente la sua amatissima moglie, Franca. Da quando è venuta a mancare, un triste giorno di marzo 2020, non ha mai smesso di pensarla e di nominarla. Un esempio, il più sciocco, Nonno sapeva perfettamente cosa Nonna avrebbe ordinato al ristorante e ci teneva che noi lo sapessimo.

Solo una settimana fa il nonno Beppe ha ci ha portate tutte a pranzo e glielo avevamo offerto scherzando sul fatto che la volta dopo ce lo avrebbe dovuto offrire lui. Beppe noi aspettiamo ancora la nostra pizza!

Ci hai fatto il brutto scherzetto di lasciarci stanotte senza che nessuno se lo aspettasse, ma sappi che non ci dimenticheremo mai di te: il mitico nonno Beppe con il tesserino del giornalista con il quale poteva parcheggiare ovunque volesse perché tanto “sono Morandi, mi conoscono tutti”; il nonno Beppe che ci ha lasciato in eredità la “sgargiulina” e che cureremo con il cuore; il nonno Beppe del quale noi saremo sempre orgogliosamente “le nipoti del Beppe”. Insieme alla nonna, eravate i nonni che ci hanno sempre portato in viaggio con i loro amici. Insieme abbiamo visitato la Baviera, Portofino, Trieste,… e ne avremmo visitate tante altre perchè noi ci siamo sempre divertite come matte.

Ti ricordiamo così, come lui avrebbe voluto: tramite un articolo di giornale. Così avevi ricordato la cresima e comunione di tutte le sue nipoti, la maturità delle nipoti più grandi, così aveva ricordato la nonna Franca e così è dovere che lo ricordiamo noi. 

Grazie per tutti i bei ricordi passati insieme. Grazie mille per tutto. 

Le tue amate nipoti.

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