Otto temerari in giro per l'Europa

Il gruppo ha percorso 6mila km e raggiunto l'Irlanda del Nord
Ritratto di roberto parolari

Brum, Brum, Brum e si parte in sella ad una moto in giro per l’Europa. Si tratta dell’ennesima avventura che ha visto protagonista un gruppo di otto temerari “bikers”: i tre palazzolesi Giovanni Acquaroli, Giuseppe Mosca e Marchetti Pietro e i cinque cittadini della Franciacorta Oliviero Pecis, Lanza Giuliano, Walter Rossini, Fiorangelo Boglioni e Nunzio Valzelli. Questi otto appassionati motociclisti hanno acceso le proprie moto e hanno coperto la bellezza di 6000 km in 16 giorni attraversando Svizzera, Francia, Irlanda, Irlanda del Nord, Inghilterra e ritorno. 
Questi motociclisti non sono nuovi a certe imprese: nel 2018 erano andati in Norvegia e avevano raggiunto Capo Nord, nel 2019 era stata la volta di Grecia e Creta, poi nel 2021 il tour della Corsica.
Ci siamo fatti raccontare da uno dei protagonisti, il presidente del moto club S. Fedele Giovanni Acquaroli, come è stata questa avventura. Partiamo chiedendo a Giovanni chi ha avuto l'idea di questo viaggio. 
«L’idea è partita dopo l’avventura a Capo Nord quattro anni fa. Dovevamo andare ancora nel 2020, ma a causa della pandemia di Covid abbiamo dovuto rimandare il viaggio fino ad oggi. Noi siamo un gruppo di amici che tutte le settimane fa delle escursioni in Italia e una volta all’anno facciamo queste trasferte». 
Giovanni, prima di andare avanti, volevo chiederti quanti iscritti avete nel vostro moto club S. Fedele? 
«Il nostro club ha 200 iscritti». 
Veniamo ancora al vostro viaggio, come è stato? 
«Posso definirlo un viaggio vario. La prima parte è stata più semplice, perché abbiamo avuto caldo e bel tempo per i primi 600 km, ma poi in Irlanda abbiamo trovato il classico clima del Nord Europa». 
Che paesi avete attraversato? 
«Italia, Svizzera, Francia passando per Mulhouse, Castelli della Loira, Normandia, Bretagna dove a Roscoff ci siamo imbarcati alla volta dell’Irlanda. Abbiamo fatto tutto il giro dell’Irlanda comprese le città di Belfast e Dublino, siamo scesi fino a Rosslare per l’imbarco per l’Inghilterra (Fishguard), transitando da Stonehenge abbiamo raggiunto e visitato Londra, la cattedrale di Canterbury e raggiunto Dover per l’imbarco per Calais (Francia) rientrando poi in Italia passando di nuovo dalla Svizzera e visitando i Laghi di Thun e Interlaken, Sustenpass, Passo del Gottardo e la Val Tremola».
Quante ore di guida avete fatto in questo viaggio? 
«Le ore di guida sono state 88, facevamo 400 km al giorno. E’ stata una bella esperienza, poi siamo un gruppo di amici molto affiatati». 
Il prossimo viaggio in programma? 
«Non è stato ancora deciso niente, però stiamo pensando di fare i Balcani».  
Quali sono state le difficoltà maggiori che avete trovato in questo viaggio?
«Beh, qualche difficoltà con le raffiche di vento in Irlanda, poi il grande caldo che abbiamo trovato al ritorno in Francia che ha raggiunto i 38 gradi, ma per fortuna nostra è durato solo un giorno». 
Avete avuto problemi con i vostri mezzi? 
«Abbiamo avuto due piccoli problemi ai mezzi, uno per un motivo e uno per un altro, ma però li abbiamo risolti al momento». 
Dei due viaggi fatti, quello di tre anni fa a Capo Nord e quello di quest’anno, qual è il migliore? 
«Sicuramente quello di Capo Nord, perché abbiamo visto paesaggi e posti stupendi da visitare almeno una 
volta nella vita, come i fiordi della Norvegia, ma anche in Irlanda ci sono paesaggi naturalistici da favola con fiordi e scogliere fantastiche».     
 

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