Una storia d’impresa lunga 50 anni

Il caso del Bottonificio Pini
Ritratto di Deborah

La storia del Bottonificio Pini inizia nel lontano 1966, esattamente il 1° settembre su iniziativa dell’attuale titolare Rolando Pini. Si inizia nello scantinato di casa, in Via Oberdan, 2 a Palazzolo, con la produzione fatta con dei tornietti e macchinette manuali: si producevano bottoni di alta moda per mercerie. Dal 1° Luglio 1974 l’azienda si trasferisce nel nuovo edificio di Viale Europa, ora in via Zanelli 25. «Con orgoglio – spiegano i titolari - possiamo dire di essere i primi a costruire in quello che divenne la Zona Pip (Piano insediamento Produttivo) di Palazzolo. Gli investimenti furono notevoli e tutto il reparto produttivo venne automatizzato con grosso beneficio in termini produttivi». Non sono di certo mancate le soddisfazioni. Al rientro di Giorgio (il figlio) attuale responsabile dell’azienda, dopo un periodo di produzione classica per abbigliamento si passa alla produzione completa con macchine laser con plotter di taglio con dimensioni di lavoro da metri 2,50 X 1,80 di superficie: si possono tagliare legno, tessuti, poliestere anche traforati; si passa dal lavoro al pantografo da 1000 bottoni al giorno a 3000/4000 all’ora del laser. Nel 1976 abbiamo iniziato a produrre materiali naturali come corno vero, osso vero, corozo, cocco, legno come ebano, cedrella olivo tek, materiali che importiamo da India, Ecuador e Vietnam. Con questi materiali si producono fibbie, tiretti, ferma corda e moltissime forme per abbigliamento. Attualmente la produzione, condotta da Giorgio con la collaborazione della sorella Tiziana, resiste all’attuale congiuntura non certo favorevole. L’azienda con esperienza e qualità riesce a resistere proprio per queste sue doti: esperienza, qualità estrema, conoscenza notevole del processo della produzione. Può accogliere qualsiasi sfida del mercato. Il titolare: «E’ merito di mia moglie Marisa, di Giorgio e Tiziana, dei dipendenti e del sottoscritto essere riusciti a reggere e a rilanciare». E a forza di rilanciare ecco 50 candeline su cui soffiare. Auguri da tutte la redazione.

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