Belotti è sindaco

Ritratto di Redazione

Tiziano Belotti, 47 anni, architetto, è il nuovo sindaco di Rovato.
Vince la Lega Nord, quella di un tempo, per quanto appoggiata da Forza Italia e da un civica, visto che a questo risultato si aggiunge una notevole massa di voti provenienti anche dall'ex sindaco leghista Roberto Manenti (poi lasciato fuori dalla Lega e ora di nuovo determinante per questo successo).
Il sindaco si afferma con questo risultato: salvo due seggi non scrutinati prima della messa in stampa del Giornale di Rovato, Belotti ha avuto 50,093% delle preferenze contro il 49,07% di Angelo Bergomi in quota Pd e all'alleanza). Determinanti le frazioni che gli hanno consentito il distacco vincente dopo un testa a testa incerto fino alla fine. 
Rovato, dopo una crisi di governo tanto paurosa in quota Lega e Forza Italia, si conferma una roccaforte del centro-destra avendo spuntato un risultato del genere anche dopo vicende tanto burrascose.
Emozionato dopo il risultato. Belotti ha seguito senza timore tutto lo spoglio presenziando al seggio di corso Bomomelli. Attorno a lui gli aficionados di questa campagna elettorale e gli amici, quelli con cui, una volta stemperata l'emozione, ha cantato «chi non salta comunista è».
Cosa farà per prima cosa? «Mettersi subito al lavoro è un obbligo. Ora sono emozionato».
Ma questa volta litigherete ancora? «Non accadrà più, ricompatterò tutto il centro-destra, sarà il mio primo compito».
I profughi la preoccupano? «E' una domandaccia».
Però è dovuta: «I profughi sono già troppi a Rovato, la prima cosa è fare pulizia di tutta questa vicenda».
Ora resta da capire come agiranno le forze in campo, con un Manenti redivivo e una Martinelli che, per forza di cose, con la Lega non c'entra più, anche se certamente una parte del suo elettorato è andata nella direzione del partito ormai avversario di Martinelli, ossia la Lega appunto.
 

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