Rugby Rovato ancora in lotta per non retrocedere

Finora il campionato di Serie B ha riservato al Rovato qualche delusione di troppo. Gli equilibri nel girone sono tali che ogni partita va affrontata come una finale, purtroppo ciò non si è verificato con continuità e questo è uno dei motivi per cui la stagione del Condor ha stentato a decollare. Fatto sta che negli ultimi due turni del campionato si è passati da un successo che può suonare come un’impresa a una cocente ed inaspettata sconfitta.
Il derby, quasi inutile rammentarlo, è una partita a sé, ha un sapore diverso e l’aspetto motivazionale è fondamentale. Alla vigilia pochi avrebbero pronosticato la vittoria sulla capolista Brixia (19-15) che, considerando la classifica, ha confermato come sul campo la determinazione e l’attitudine possano fare la differenza.
La riprova si è avuta il turno successivo, anche se questa volta il Rovato è stato protagonista in negativo. Grande è stato il disappunto per la brutta sconfitta rimediata contro il Rugby Pieve (33- 15) che ha risucchiato la squadra nella lotta per non retrocedere. Gli avversari avevano più “fame” e l’hanno dimostrato dal primo all’ultimo minuto di gioco.
Certo, le ragioni della vittoria o della sconfitta sono più complesse e lo spirito con cui si affronta il match da solo non basta a spiegarle.
Prendiamo in considerazione il derby. All’ASO Stadium di Ospitaletto si è assistito all’ennesimo testa a testa fra due compagini che hanno giocato all’insegna della determinazione e dell’equilibrio una gara sostanzialmente leale. Se il Rovato non avesse affrontato il Brixia con la giusta convinzione non avrebbe mai potuto avere la meglio, ma alla fine la partita è stata vinta soprattutto sul piano tattico. L’organizzazione difensiva del Condor, sempre avanzante e in costante pressione sui portatori di palla avversari, ha inaridito progressivamente la manovra della capolista che soprattutto nel secondo tempo non ha più trovato sbocchi.
Come detto poc’anzi, l’approccio mentale al match riveste un ruolo importante sul risultato e il ricordo del meritato successo ottenuto nel girone d’andata a Pieve di Cento non ha giovato al Rovato quando allo stadio “Pagani” ha incontrato nuovamente la squadra emiliana. Una brutta sconfitta, tanto da far dire a coach Ceretti: «Dobbiamo essere più umili e agguerriti se vogliamo sopravvivere in questo campionato».
Ma l’aver sottovalutato l’avversario di giornata è solo uno dei fattori che hanno inciso sulla prova incolore di una squadra che non ha saputo controbattere alla grande determinazione degli ospiti che comunque si sono imposti anche sotto l’aspetto tecnico e tattico.
Di conseguenza la bassa percentuale di possesso del Rovato e la sua scarsa tempestività nel fermare con efficacia l’avversario, hanno consentito al Pieve di interpretare il match da protagonista lasciando ai rossoblù solo sporadiche occasioni di rilievo, oltremodo frenati dallo scarso ritmo e dalle molte imprecisioni.
Durante la stagione la squadra ha già dimostrato di sapersi risollevare. Mancano sei giornate al termine e bisognerà affrontare ogni partita come se fosse una finale.
Nel campionato “Cadette” rimangono invece da disputare quattro giornate e la seconda squadra seniores del Rovato occupa la terza posizione. Il torneo non determina promozioni o retrocessioni, ma costituisce per tutti un ottimo palcoscenico su cui cimentarsi e confrontarsi con realtà di buon livello. Consente inoltre ai club di testare giocatori emergenti del settore giovanile che necessitano di maturare esperienza in funzione dell’esordio in prima squadra, così come il recupero graduale di atleti reduci da un infortunio che hanno la necessità di mettere minuti nel motore.
Il Rovato è preceduto in classifica da Biella e Piacenza 1947 le cui prime squadre giocano entrambe in Serie A. Proprio gli Emiliani sono stati gli ultimi avversari dei rossoblù che allo stadio “Pagani” hanno avuto la meglio conquistando il successo allo scadere (32-31). E’ stato un confronto avvincente e incerto fino all’ultimo che il Rovato ha approcciato nel migliore dei modi chiudendo la prima frazione con tre mete all’attivo. Nel secondo tempo, la grande reazione degli ospiti ha consentito loro di ribaltare il risultato ma il Piacenza è arrivato nei minuti finali col fiato corto e le idee annebbiate.
La meta del controsorpasso è stata realizzata nell’ultima interminabile azione della gara e ha restituito al Rovato un successo meritato.