“Lettere al futuro”: leggere il nostro tempo per scrivere quello a venire.
Sono Lettere al futuro quelle che la nona edizione del Memoria Festival si propone di immaginare e raccontare, a Mirandola dal 24 al 26 maggio. Gli ospiti e il pubblico potranno come sempre spaziare dalla letteratura e filosofia all’antropologia ed economia, dalle scienze allo sport e alle eccellenze del territorio, dalla musica e il cinema allo spettacolo, liberi di seguire il filo della memoria verso ciò che è stato come pure ciò che avrebbe potuto essere, invitati a ragionare su casi, fato, responsabilità, decisioni, e ingegnandosi tutti insieme a scoprire diverse chiavi di interpretazione e comprensione del nostro tempo, intrecciando la lettura dell’oggi con quella del passato e degli anni a venire, fra bilanci, impegni, sfide e speranze.
"Il Memoria Festival 2024- spiega la castrezzatese Mariapaola Bergomi, Presidente del Consorzio per il Memoria Festival- guarda avanti con le nostre “Lettere al Futuro”, un tema che è anche un augurio e un atto di coraggio. Come immaginare l’avvenire con il linguaggio, l’arte, la scienza? Il Festival riflette un paese che cambia nei ruoli e nei protagonisti della società e per questo è proiettato in avanti: un Festival molto femminile, molto giovane e molto d’avanguardia. Guardare al futuro significa anche immaginare lo sviluppo dei nuovi spazi urbani che tornano a essere protagonisti della città, e inoltre immaginare e realizzare l’evolversi di collaborazioni sempre più strette tra gli attori della rinascita di Mirandola. Ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Fondazione di integrare un evento importante come la consegna del Premio Pico nel programma del Festival. Ai nuovi spazi del Polo culturale aggiungiamo il gradito ritorno della Galleria del Popolo e illuminiamo di luci e pubblico il Chiostro del Pico. Il verde sarà protagonista di un nuovo bosco urbano nella via del centro che unirà la Piazza e il Palazzo della Fondazione, per celebrare il mondo delle piante e il cibo della terra sostenibile. Mirandola è pronta ad accogliere le declinazioni del futuro parlando con gli astri, i simboli, i sogni, i suoni, gli animali. Come sarà Mirandola? Siamo pronti a scrivere e leggere il suo futuro".
Di seguito alcuni degli appuntamenti in programma che può essere scaricato qui: https://memoriafestival.it/assets/uploads/2024/05/2024-MemoriaFestival-P...
VENERDÌ 24 MAGGIO
L’appuntamento per l’Inaugurazione ufficiale della nona edizione del Memoria Festival è alle 17 al Parco della Memoria, a cui seguirà l’incontro con l’attore e regista teatrale Fabrizio Gifuni (17.30) che, in dialogo con lo storico e critico cinematografico Gian Piero Brunetta, illustra Il mestiere di attore in tutte le sue sfaccettature, un mestiere in cui l’uso della memoria e la capacità di modellare il proprio carattere permettono di assumere l’identità e vivere la storia di personaggi sempre diversi.
SABATO 25 MAGGIO
La seconda giornata di Festival si apre con due lettere al futuro in chiave filosofica e scientifica: Lucrezia Ercoli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di belle arti di Bologna e ideatrice e direttrice artistica del festival “Popsophia”, sfida a guardare Il male al futuro. Immaginare il peggiore dei mondi possibili (Gazebo degli Archi, ore 11), contrariamente alla rassicurante convinzione di Leibniz, per capire, forse, come prevenirlo, mentre l’astrofisica e comunicatrice scientifica Edwige Pezzulli spiega come Leggere l’universo (Parco della Memoria, ore 11), per indovinarne leggi ed evoluzioni con le quali ricercare un’armonia.
DOMENICA 26 MAGGIO
Ad aprire la giornata conclusiva del Memoria Festival è lo scrittore e divulgatore scientifico Massimo Polidoro (Tenda della Memoria, ore 11), che porta a Mirandola Un senso di meraviglia, quello scaturito dalle riflessioni, ultime ma durate una vita, di Piero Angela, condividendo le conversazioni avute con lui su quel tutto mirabile che sono l’uomo, la natura, l’universo. Sempre alle 11, altri tre gli appuntamenti in contemporanea: al Gazebo degli Archi gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola affabulano il pubblico con le seduzioni della mitologia e, in particolare, La profezia delle sirene, mentre al Parco della Memoria e in diretta streaming sarà assegnato come da tradizione il Premio Pico e al Cortile il Pico San Francesco gli studiosi e archeologi Carolina Ascari Raccagni, Francesco Benassi, Italo Bettinardi, Mauro Calzolari, Laura Donato, Francesca Guandalini e Simona Scaruffi fanno il punto sui ritrovamenti e i progetti delle Indagini archeologiche a Mirandola in un incontro all’insegna delle tracce concrete del passato sopravvissute fino a noi.
In ciascuna giornata del Festival, inoltre, non mancano le attività per i più piccoli, tra giochi, racconti, laboratori e spettacoli.