Nuovi scavi per la chiesetta
Sono stati presentati nei giorni scorsi i risultati della seconda campagna di scavo realizzata questa estate presso la chiesetta di San Vigilio, a Monterotondo nella campagna al confine tra i Comuni di Passirano e Provaglio d'Iseo. Si tratta di un sito archeologico suggestivo e di grande importanza storica, la chiesetta dedicata a San Vigilio è infatti posta al centro della Franciacorta e ha segnato con la sua costruzione una tappa fondamentale nel processo di cristianizzazione di queste terre. L'intitolazione a San Vigilio rimanda ai primi anni della diffusione del Cristianesimo nelle campagne bresciane, attribuita proprio al vescovo nella seconda metà del V secolo.
Nell’azione di tutela storico-archeologica del territorio, di indagine conoscitiva e promozione identitaria è stato fondamentale il lavoro del gruppo archeologico USPAAA guidato da Angelo Valsecchi, l’interessamento dell’associazione locale legata alla parrocchia e la sensibilità dei sindaci delle due comunità di Passirano e Provaglio d'Iseo, che lavorando insieme hanno trovato le risorse per finanziare le indagini archeologiche e la messa in sicurezza del sito.
La prima campagna di scavi nell'area della chiesetta di San Vigilio, che si trova in località Dossello a Monterotondo, ha permesso agli studiosi di datare la sua costruzione attorno all’800 d.C., mentre gli scavi successivi hanno rivelato quel che resta dell’abside e consentito di comprendere la struttura di questo presidio religioso. In questa prima campagna di scavo, condotta dall'archeologa Ivana Venturini, si è scoperto che alla chiesa è addossata una piccola sacrestia, inoltre sono presenti alcuni edifici, il corpo della torre del campanile e un vasto spazio libero adibito a cimitero con sepolture di diverse epoche. Nell'area sono presenti anche le tracce di una fortificazione.
La nuova campagna di scavo, condotta dall’archeologa Ivana Venturini e dalla collega Viviana Fausti sotto la direzione scientifica della dottoressa Solana della Soprintendenza ABAP di Bergamo e Brescia, ha interessato soprattutto la piccola cappella votiva. L'attività di indagine ha consentito di recuperare reperti di straordinario interesse che consentono di tracciare il passaggio dall'epoca del paganesimo alla religione cristiana. Tra le scoperte di maggiore rilevanza a livello storico e archeologico ci sono il cippo militare romano, che in tempi più recenti era stato riadattato a soglia, e un altare con tracce di intonaco dipinto in rosso, attribuibile alla fase romanica della chiesa.
L'importanza di quanto evidenziato durante le due campagne di scavo nell'area, come evidenziato dall'archeologa Ivana Venturini e della responsabile Serena Solano, apre ora alla necessità di nuovi interventi con indagini archeologiche, opere di restauro conservativo e una valorizzazione del sito con la formazione di un parco archeologico.
Nel frattempo i Comuni di Passirano e Provaglio d'Iseo, con la collaborazione del Comune di Cazzago San Martino, stanno cercando di valorizzare l'area attraverso la promozione di itinerari storici e paesaggistici che collegano la chiesetta di San Vigilio alla vicina Pieve di San Bartolomeo di Bornato, altra importante testimonianza della cristianizzazione in Franciacorta.