La scuola e il Coronavirus 1

29
Apr
2020
Ritratto di roberto parolari

La distanza della didattica

Come sempre non ci sono indicazioni precise, ognuno procede in ordine sparso, dirigenti che si preoccupano di coordinare e dirigere l’attività degli insegnanti e dirigenti che non si pongono minimamente il problema, docenti che stanno attaccati al computer tutto il giorno per fornire ai propri alunni ciò che ritengono più opportuno e docenti che si accontentano di qualche messaggio WhatsApp.
C’è la corsa all’aggiornamento tecnologico, a conferma che la scuola è arrivata impreparata all’imprevisto.
In una situazione di emergenza indubbiamente la DAD può essere uno strumento per mantenere un minimo di impegno scolastico, ma nulla più: “uno strumento”, non è la scuola.
C’è chi addirittura ripete gli stessi orari dell’attività scolastica scimmiottando con la DAD la scuola stessa.

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