Chiari: scuola, il risparmio è milionario

La bolletta abbattuta con rinnovabili e tecnologia
Ritratto di mavi

Ogni anno nelle casse del Comune di Chiari entreranno 170 mila euro, grazie al nuovo concept impiantistico del polo scolastico di viale Mellini. E' il modo più efficace per raccontare cosa significhi il risparmio energetico: di fatto questi soldi non entreranno, bensì resteranno nelle casse comunali grazie a un impressionante intervento sulle scuole dal punto di vista impiantistico.
Ieri mattina il sindaco Massimo Vizzardi, il vice Maurizio Libretti, il dirigente del Settore Territorio Aldo Maifreni hanno presentato la nuovissima centrale energetica del polo scolastico di viale Mellini. Ad accoglierli la dirigente scolastica Patrizia Gritti.


«Il Polo – hanno spiegato amministratori e dirigente - dal punto di vista energetico è all’avanguardia non più nei dati di progetto ma nei fatti. L’autoproduzione di tutta l’energia che serve è data da quattro pozzi geotermici e da quasi 2000 metri quadrati di impianto fotovoltaico ad alta efficienza appena entrato in esercizio. Tutto questo corrisponde a oltre 2000 quintali di anidride carbonica non immessa in atmosfera ogni anno».
Per avere un'idea della rivoluzione ambientale innescata con questo progetto, basterebbe dire che un beneficio simile lo garantirebbero 5.100 alberi di grande fusto foreste oppure 21.000 alberi autoctoni della nostra zona climatica.
Analoghi risultati arriveranno dopo l'intervento sul polo della scuola media Toscanini, dove verranno abbattuti costi di bolletta energetica per 130 mila euro: in totale 300 mila euro di spesa corrente risparmiati. Di fatto il Comune ogni dieci anni avrà 3 milioni di euro in più da spendere, senza ricorrere a finanziamenti. Ma non è tutto: il risparmio è destinato a crescere poiché stimato lo scorso anno, mentre i costi della bolletta energetica stanno crescendo in modo notevole mese con mese.

I volumi scolastici complessivamente interessati sono pari a 90 mila metri cubi, tutti classificati in serie A. Per renderci conto ancora meglio di quanto impatti questo risparmio, basterebbe dire che il volume corrisponde a 330 unità immobiliari residenziali.
«Portare l'edilizia dall'ultima delle classi alla prima ed in autoproduzione energetica – ha spiegato Maifreni - non è affatto semplice, in primis perché comporta un notevole investimento. Di fatto oggi abbiamo spento la ciminiera delle vecchie scuole e allacciato le fonti di produzione
alternativa che da sole bastano alimentare tutti gli impianti».
Quattro pozzi geotermici aiutano a ottimizzare lo scambio termico grazie all'acqua di falda che risulta sempre più efficace dell'aria esterna. Controllo remoto e domotica fanno il resto.
Veniamo al bilancio scolastico di questi due interventi. Il Mellini è pressoché concluso con investimenti per 8,6 milioni e finanziamenti a fondo perduto per 5,65. Il Toscanini è in fase di realizzazione con 10 milioni di investimenti e 7 milioni a fondo perduto.

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