Piccinelli, un monumento lo ricorda

L'intitolazione sempre mancata alla fine è arrivata
Ritratto di Deborah

Una intitolazione evidentemente maledetta quella al musicista clarense Nino Piccinelli. Lo storico locale Guerino Lorini ci ha messo quindici anni per ottenere un ricordo toponomastico per uno dei musicisti italiani più importanti nella prima metà del Novecento, autore tra l'altro del celeberrimo brano «Ta-pum». Compositore, direttore di orchestre, scelto dalla Rai per diversi eventi, Piccinelli a Chiari non ha una iscrizione che ne ricordi la grandezza. Una battaglia senza colpo ferire, quella di Lorini, contrassegnata semmai soltanto da pregevoli pubblicazioni e iniziative culturali per far conoscere questo bersagliere volontario che fu in trincea nella Grande Guerra e invitare il Comune di Chiari a celebrarlo in modo adeguato. E così tre anni dopo ecco la soddisfazione più grande per Lorini, che vede la Giunta del sindaco Sandro Mazzatorta dedicare all'artista un via, anche per rimediare a un'oggettiva mancanza visto che Roma annovera già da tempo una via dedicata al grande Nino, proprio grazie alla segnalazione di Lorini. Tutto tace, non si aspetta altro che il gran giorno, quello in cui il velo scende e il nome compare: «Peccato – fa sapere Lorini – che quella via non era ancora esistente e le aspettative in merito a una sua realizzazione sono state deluse dalla crisi. Oggi di quel villaggio a sud est di Chiari non c'è traccia e così anche del nostro toponimo. Sulle prime non ci volevo credere, ma poi ho dovuto arrendermi. Pare proprio maledetta questa storia dell'intitolazione». Nel frattempo Chiari aveva infatti preso coscienza del personaggio, grazie a mostre, libri e testimonianze dello stesso Lorini e patrocinate dal Comune. E adesso l'occasione, con i dovuti scongiuri, torna a ripresentarsi. «Ci siamo – spiega lo storico – per andare storta deve scende un fulmine e sgretolare una statua intera. Il 16 luglio, infatti, in occasione del 60° anniversario del monumento al bersagliere di Chiari verrà omaggiato Piccinelli con una targa che verrà affissa proprio alla base della statua». In tale occasione interverranno Fausta Piccinelli, figlia del maestro, e le sorelle Amelia e Flavia Bellati, che sono le figlie di Eugenio Bellati, bersagliere clarense che 60 anni fa volle la realizzazione della statua. Queste ultime sfileranno con il cappello piumato del padre. «Oltre a rendere omaggio al nostro illustre concittadino – ha detto Miche Persico, presidente della sezione clarense Bersaglieri - vuol essere un doveroso ringraziamento a quanti a Chiari, bersaglieri e semplici cittadini, sessant’anni fa resero possibile realizzare di questo nostra importante opera monumentale». Tornata alla ribalta lo scorso anno in occasione dell’inizio delle Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1915-18, Ta-pum venne composta da Nino Piccinelli in una trincea dell’Ortigara dopo una giornata contrassegnata da cruenti scontri con centinaia di morti e feriti.

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