Cava Macogna, i 5 Stelle si fanno sentire

I grillini intervengono sulla vergognosa vicenda della Macogna, tra le più clamorose e assurde farse della politica di casa nostra
Ritratto di mavi

L’11 dicembre 2013 è stata depositata una interrogazione con risposta scritta rivolta alla Giunta della Regione Lombardia da tre consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle (Maccabiani, Corbetta e Fiasconaro).

Il progetto di discarica prevede invece lo sversamento di 1,35 milioni di metri cubi di scorie speciali su 100 mila metri quadri in un territorio, l’Ovest bresciano, già disseminato di cave e discariche ed in particolare in una zona, tra Travagliato e Montichiari dove, a fronte di una sempre minore quantità di rifiuti prodotti si concentraun’eccessiva quantità di discariche sottoutilizzate.
Obiettivo dell’interrogazione: comprendere se la Giunta Regionale ha intenzione di sospendere o revisionare il decreto di Compatibilità Ambientale n° 2915 del 03/04/2012 con cui dava il benestare alla realizzazione e gestione di una discarica per rifiuti inerti da realizzarsi nel comune di Cazzago San Martino, in località Macogna, al confine con i comuni di Travagliato, Berlingo, Rovato. Il M5S ha raccolto le richieste del gruppo “Travagliato in Movimento” che vuole dar voce ai cittadini di Travagliato, alle Associazioni e ai Comitati locali da tempo in attesa dell’istituzione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS Macogna) per il quale è in corso l’iter di approvazione da parte della Provincia di Brescia. Contro le autorizzazioni di Provincia e Regione sono tutt’ora pendenti i Ricorsi presso il TAR Lombardia sez. di Brescia da parte dei Comuni di Berlingo, Rovato e Travagliato.
Da decenni i rifiuti dell’intera Regione vengono concentrati nella Provincia di Brescia che smaltisce in discarica più del 50% dei rifiuti di tutta la Lombardia (dati ISPRA del 2009), e incenerisce almeno un terzo dei rifiuti di tutta la Regione (dati ISPRA del 2009).
Il 10 settembre  2013 il Consiglio Regionale ha approvato la mozione n. 82 che impegnava la Giunta “a considerare l’esperienza di Montichiari come un caso studio per l’individuazione dei fattori di pressione ambientale e per la definizione delle aree sature, che tenga in considerazione gli impatti e i rischi cumulativi sulla salute dei cittadini residenti, sulle risorse ambientali e sugli ecosistemi.”; Con “Travagliato In Movimento” abbiamo voluto portare la questione all’attenzione degli organi competenti ed ora ci aspettiamo che la Giunta Regionale intervenga in coerenza con le parole spese per il rispetto del territorio al fine di impedire la realizzazione di una nuova, inutile discarica.

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