Amazon, anche l'ottone luccica

La nostra negativa esperienza
Ritratto di Massimiliano Magli

Amazon non è vergine né santo. Anzi.
La nostra recente esperienza vissuta con carta di credito al seguito e Amazon Prime attivata per l'acquisto di un tv Hisense da 55 pollici ha dimostrato le falle assurde del colosso di vendita on line.
Dopo pochi giorni, il televisor dimostra i suoi difetti non da poco, visto che non parliamo di un televisore a prezzo stracciato, bensì acquistato a 427 euro e con un marchio che nella climatizzazione dimostra eccellenze.
Una somma, peraltro, che lo divide di soli 60 euro dal suo equivalente di casa Samsung.
Ma scopriamo che il Tv non ha la possibilità di scaricare app come Amazon prime e Prime Video e le poche app come Rakuten che ha installato non funzionano. Resa necessaria dunque. 
Ma per avere la resa abbiamo dovuto sollecitare il ritiro per quasi un mese, con mail di scuse scritte in «cirillico», data base a cui non risultava la nostra richiesta di reso e addirittura mail che richiedevano quanto richiesto dai colleghi del telefonista di turno.
C'è un particolare di non poco conto: al posto di Amazon il magazzino per questo ingomberante televisore siamo stati noi. Quasi un mese... Sapete cosa significa in termini di risparmio per Amazon se si moltiplica questo ritardo nel ritiro per milioni di pezzi? Significa quasi un polo logistico «sui generis» per conto di Amazon.
Una pessima esperienza, che ora deve fare i conti anche con il ritardo nel rimborso, visto che da una settimana attendiamo l'accredito della somma spesa (per un prodotto reso ai primi di dicembre)...

L'ordine è del 21 novembre. Il reso del 12 dicembre. Oggi è il 15 gennaio...
Con Amazon abbiamo avuto occasionali belle soddisfazioni, ma anche ritardi nei rimborsi e nelle rese. Resta il migliore nel suo campo ma un colosso che ti fa rispondere alle e-mail da personale che non conosce l'italiano NON VA BENE. 

Anche l'ottone luccica. Attendiamo che torni l'oro. 

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