Progetto Smart nella bassa: una notte di controlli per la Polizia locale

170 i veicoli controllati, 150 alcoltest effettuati e un'auto sequestrata
Ritratto di roberto parolari

Il “Progetto Smart”, iniziativa voluta e finanziata dalla Regione Lombardia, ha fatto tappa nella Bassa Bresciana. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 ottobre, per la precisione dalle 20 alle 4 del mattino, i corpi di Polizia Locale di alcuni paesi della zona hanno fatto gioco di squadra per effettuare un controllo mirato del territorio, riservando un occhio di particolare riguardo alla rete stradale. All’operazione hanno partecipato, guidati dai rispettivi comandanti, gli agenti di Polizia Locale di Flero, Poncarale, Capriano del Colle, Azzano Mella, Castelmella, San Zeno Naviglio e Bagnolo Mella, che, nell’occasione, ha svolto il ruolo di capofila dell’intervento. Un’attività straordinaria rispetto a quella svolta nei normali orari di lavoro nei diversi comuni coinvolti che ha fornito risultati assai significativi. Controlli specifici sono stati effettuati all’altezza della rotatoria dalla quale, provenendo da Brescia, ci si può dirigere a Montirone o a Borgo Poncarale, alla rotonda all’altezza dell’Agricam a San Zeno, all’ingresso a Bagnolo e in alcuni punti della Quinzanese. Un’attività che è stata sostenuta pure dal servizio moto e che ha incluso alcune ispezioni nei parchi pubblici dei paesi interessati. Il tutto per otto, intense ore di lavoro che si sono concluse con un bilancio senza dubbio molto interessante. In questo senso, come racconta il resoconto che è stato presentato alla Regione Lombardia, sono stati controllati 170 veicoli, sono stati stesi 19 verbali e c’è stato il sequestro di un veicolo che è stato scoperto senza assicurazione, mentre due sono le automobili individuate prive di revisione. Inoltre, grazie ai tre etilometri a disposizione, sono stati effettuati ben 150 alcoltest, che hanno sancito il ritiro della patente per le quattro persone che sono risultate positive. «Sono dati significativi – è il racconto dei comandanti che hanno partecipato con i loro agenti al “Progetto Smart” – che confermano che il territorio è stato controllato con attenzione. Si segnala inoltre la situazione riscontrata nei diversi parchi pubblici, dove, pur in presenza di compagnie di amici che trascorrevano la serata all’aperto, non sono stati riscontrati comportamenti scorretti, ma, al contrario, diversi giovani hanno mostrato il necessario per raccogliere i rifiuti». 
Anche la “scoperta” di questa attenzione all’ambiente può venire considerata un bel frutto del “Progetto Smart”. 

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