Confartigianato Imprese Brescia: bilancio 2024 tra sfide e prospettive
Una chiusura complessa per il 2024, ma con uno sguardo determinato e propositivo al futuro. Così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, ha riassunto l’anno appena concluso durante il consueto momento dedicato al bilancio di fine anno. Pur evidenziando numeri positivi per l'associazione, non sono però mancate preoccupazioni per il contesto economico in evoluzione e le sfide che attendono le imprese artigiane nel prossimo. Il 2024 è andato a rilento, si è tornati allo zero virgola, la manifattura è arretrata (-9,4%) e le prospettive per l'anno che verrà non sono felici come ha sottolineato il segretario generale di Confartigianato Lombardia Carlo Piccinato: «La Germania, nostro mercato di riferimento, è in crisi, la Francia è il nostro secondo mercato e non è messa bene, e poi ci sono gli Stati Uniti, con l'annuncio di dazi prossimi venturi. È un attimo passare da provincia dinamica a provincia in crisi».
I numeri di un anno in contrazione
Il 2024 si è chiuso con un lieve rallentamento economico. Tassi di interesse elevati e un calo nell’export sono stati tra i principali ostacoli, come sottolineato dallo stesso Massetti. «Le imprese artigiane bresciane hanno dimostrato grande resilienza, ma il contesto globale, caratterizzato da instabilità economica e politiche monetarie restrittive, ha messo a dura prova molte realtà», ha dichiarato. Nonostante le difficoltà, Confartigianato ha registrato una presenza costante sul territorio, rafforzando la rete di supporto alle imprese attraverso iniziative mirate e partnership strategiche.
Le sfide del 2025: tassi alti e transizione digitale
Tra le preoccupazioni maggiori per il prossimo anno spiccano il perdurare di tassi d'interesse elevati e le difficoltà legate alla competitività sui mercati esteri. Tuttavia, una delle grandi opportunità individuate riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie innovative. «La sfida ora è rappresentata dalla capacità di integrare l’IA nei processi aziendali per aumentare efficienza e produttività», ha affermato Massetti. Confartigianato ha già avviato progetti di formazione e sensibilizzazione per accompagnare le imprese in questo percorso. A dimostrazione, proprio i numeri di Confartigianato Brescia realizzati nel 2024. Con oltre 15.000 imprese associate, e una lieve crescita rispetto all'anno precedente, spicca la presenza delle socie donne, al 19% sul totale e al 12% per i titolari under 40 per l’organizzazione di via Orzinuovi che si è confermata la prima associazione di categoria per associati a livello provinciale. Sono stati erogati servizi di consulenza personalizzata e organizzati oltre 200 eventi formativi, che hanno coinvolto migliaia tra imprese e lavoratori. Bene anche lo sviluppo associativo della base e i percorsi di sicurezza e ambiente dedicati alle imprese usufruite da oltre 600 imprese. In crescita i numeri del CenPI per la fornitura a imprese e famiglie di energia e gas a testimonianza dell’impegno dell’associazione nel sostenere gli artigiani del territorio, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato.
Brescia come laboratorio di innovazione
Un punto di forza emerso durante la conferenza è il ruolo di Brescia come laboratorio di buone pratiche. L’associazione ha citato esempi di imprese locali che hanno saputo distinguersi per innovazione e sostenibilità, dimostrando come il territorio possa essere un modello virtuoso a livello nazionale. Progetti legati alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e alla formazione delle nuove generazioni saranno al centro dell’agenda 2025 di Confartigianato. Un bilancio che ha messo in evidenza non solo le difficoltà affrontate, ma anche la determinazione con cui Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale guarda al futuro.













