“Il Gioco del Sorriso”: quando un timbro diventa coraggio

Il progetto dell’Associazione "Un Sorriso per Matteo ed Ettore" che ha portato leggerezza ai bambini dell’Oncologia Pediatrica di Brescia
Ritratto di Benedetta Mora

E' nato con un obiettivo semplice ma potentissimo: trasformare momenti difficili in piccole conquiste, un esame in un passo avanti, un timbro in un sorriso.
Con questa visione, nel settembre scorso l’Associazione Un Sorriso per Matteo ed Ettore aveva lanciato “Il Gioco del Sorriso”, un progetto pensato per i piccoli pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica e del Centro Trapianti di midollo osseo degli Spedali Civili di Brescia, con il patrocinio dell’ASST. Oggi, a distanza di tempo, il progetto non è più un’intenzione: ha preso forma e ha già regalato i primi risultati concreti. Il progetto è nato dalle famiglie di Matteo Ventura e Ettore Pandolfi, due bambini uniti da una storia simile e da un destino crudele.
Matteo, colpito da un tumore cerebrale a soli 6 anni, ed Ettore, malato di tumore renale a 2 anni, avevano affrontato lunghi percorsi oncologici proprio negli stessi reparti del Civile.

 

 

 

Negli ultimi anni sono stati tanti i progetti portati avanti dall'associazione per donare sollievo ad altri bambini che stanno vivendo quelle stesse battaglie, tra cui l'ultimo "Il Gioco del Sorriso". Il “Gioco”, che raggiunge non solo chi è ricoverato, ma tutti i bambini seguiti dal reparto, circa 250, funziona in modo molto semplice. Appena un bambino inizia il suo percorso in oncologia pediatrica, riceve un portatessere colorato, decorato con personaggi allegri e familiari, studiati per rassicurarlo. All’interno trova la Tessera del Sorriso, uno spazio da riempire con 10 timbri speciali, uno per ogni procedura, medicazione o accertamento affrontato. Ogni timbro nasce da un gesto spontaneo del personale: può essere dato da un medico, da un infermiere, da un operatore che in quel momento sente che il piccolo paziente ha bisogno di un incoraggiamento in più.
Non esiste una lista rigida, non esiste un regolamento: dietro a ogni timbro c’è un messaggio semplice e potentissimo — “Hai fatto qualcosa di difficile, e lo hai fatto con coraggio”. Quando la tessera si completa, il bambino riceve un piccolo regalo consegnato direttamente dal personale del reparto: un momento di festa che interrompe la routine ospedaliera.
E quando di tessere ne completa due, l’associazione invia a casa una box giochi personalizzata, scelta in base ai gusti del bambino. Così che la sorpresa arrivi anche oltre le mura dell’ospedale.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

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