I funerali del camionista

Dopo l'autopsia il rientro in Marocco
Ritratto di Redazione

Tornerà in Marocco la salma di Moussa Chakhsi, il 71enne morto mercoledì mattina a Castiglione delle Stiviere in un incidente stradale drammaticamente spettacolare.
Il sindaco di Castelcovati, dove risiedeva il marocchino che da poco aveva ottenuto anche la cittadinanza italiana, ha visitato la famiglia, residente in via De Gasperi, portando il cordoglio di tutto il paese. «Dalla moglie – spiega il primo cittadino – ho saputo che le esequie si svolgeranno in Marocco, non appena verrà riconsegnata la salma ai famigliari dopo il nulla osta dei magistrati».
L'uomo lascia nel dolore oltre a Masik Saadia, di 50 anni, il figlio Tarik, che ha appena compiuto i 24 anni.
Moussa sarebbe andato in pensione il prossimo anno e questa sorte suona ancora più beffarda. Su Facebook amici e conoscenti hanno contestato anche tale circostante definendo «inaccettabile un camionista ancora all'opera a 71 anni: ci vogliono far morire lavorando» scrive un utente.
La tragedia è avvenuta di primo mattino, dopo che l'uomo, in Italia dal 1987, aveva raggiunto lo stabilimento della Sterilgarda. Forse un malore o un colpo di sonno hanno fatto uscire il camion che, dopo aver colpito e abbattuto una colonnina di gpl in un'area di servizio, ha proseguito la sua corsa contro il muro di cinta di una casa: una volta sfondato questo ha finito per arrivare a bordo di una piscina.
Qui i sanitari del 118 si sono prodigati invano nel tentativo di rianimarlo. La cabina del camion era infatti semi-distrutta.

 

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