L’addio di Don Fappani alla comunità di Roccafranca

Il 19 giugno sarà inaugurata la canonica ristrutturata dopo l'incendio
Ritratto di roberto parolari

È volata come una rondine la pastorale di don Sergio Fappani a Roccafranca. Sette anni ricchi di opere che parevano potersi allungare ancora per alcuni mesi, visto l'attaccamento manifestato dal parroco alla comunità. La speranza era legata all'esperienza del suo predecessore, don Giuseppe Verzeletti, prorogato fino a 78 anni. Così non è stato: il 14 giugno don Sergio ha fissato la sua messa di commiato. Il 19 sarà invece inaugurata la grande opera di restauro della canonica alla presenza del sindaco Marco Franzelli e delle autorità politiche ed ecclesiastiche, nei limiti dei disciplinari anti-Covid. 450 mila euro di lavori ottenuti a meno di metà prezzo, grazie al dono di diversi imprenditori e progettisti locali. Si è così risanata la canonica andata bruciata nel 2006 per il gesto di uno squilibrato.
Commosso, don Sergio mercoledì 27 ha tenuto l'ultimo Consiglio pastorale e ha inoltrato alle famiglie la sua lettera di saluto. Una lettera di carità e di affetto per quello che sarà il suo successore (ancora non individuato). Ha invitato a piccole donazioni di benvenuto la popolazione, ricordando di avere trovato «una situazione debitoria di 40 mila euro, che ho risolto nei primi tre anni. Lascio un mutuo di 170 mila euro in banca ma anche opere già pagate per 120 mila euro. Qui a Roccafranca sono nate amicizie, ho avuto testimonianze di fede, affetto e aiuto straordinario. Chiedo perdono se con la vecchiaia ho mostrato gli aspetti più faticosi e pesanti di una persona in età avanzata, sia per il carattere».
«Don Sergio lascia dopo un operato più che positivo – ha detto il sindaco – lasciandoci opere concrete che da anni attendevamo. A lui va il nostro grazie commosso».
Al parroco la pandemia ha tolto molto, come pure alla comunità: annullati le celebrazioni quinquennali dei Festoni (previste per maggio) e anche i festeggiamenti per il suo 50° anniversario di ordinazione, nel suo 75° compleanno.
Tra le sue opere: 15 mila euro donati alla parrocchia, restauro dei mobili per archivio e studio della canonica, della corona sopra l'altare, dell'altare del Sacro Cuore, i dipinti nelle aule di catechismo, i nuovi servizi igienici per quelle aule, telecamere di sicurezza, trono della Madonna da 5 mila euro, ma soprattutto la donazione della Casula originale di San Paolo VI.
Don Sergio chiude da parroco a Roccafranca e si trasferirà a Frontignano di Barbariga dove tuttavia continuerà a celebrare.

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