Ospedale, il tavolo al via
Nuovi passi avanti per l'ospedale di Chiari. Lunedì il palazzo municipale ha accolto il primo tavolo di lavoro congiunto tra Comune e Asst Franciacorta per la realizzazione del nuovo complesso.
L'unico dato certo è che l'ospedale resterà a Chiari ma lo studio assegnato da Asst Franciacorta al Politecnico di Milano dovrà definire se il potenziamento avverrà sulla nuova area a fianco di Brebemi o se sui volumi esistenti.
All'incontro hanno partecipato il sindaco Gabriele Zotti, il direttore generale di Asst Franciacorta Alessandra Bruschi, i tecnici del Politecnico, il dirigente comunale Aldo Maifreni. Quest'ultimo rappresenta il Comune su indicazione del sindaco nel tavolo di lavoro, oltre che essere il tecnico incaricato della estensione del nuovo Pgt, fondamentale per il nuovo progetto.
«La procedura del Pgt – ha detto Maifreni - è stata avviata ad inizio estate ed è in pieno corso di svolgimento, con la fase di consultazione della cittadinanza già conclusa a fine agosto (sono una sessantina le realtà che hanno presentato contributi tecnici e richieste varie). Il nuovo ospedale è alla fase iniziale che prevede lo studio delle possibili alternative quale momento determinante di valutazione ed in quest’ambito i due distinti gruppi di lavoro si sono trovati ad un unico tavolo».
Entro fine anno lo studio sarà compiuto e nei primi mesi del 2026 si capirà quale via percorrere: un nuovo ospedale vista Brebemi o un potenziamento dell'esistente.
«Mi rimetto allo studio autorevole – ha detto Zotti – ma politicamente siamo forti di ben 44 sindaci che hanno appoggiato questa ipotesi di nuovo ospedale. Abbiamo 160 milioni già stanziati per entrambe le ipotesi dalla Regione. Quello a cui penso è il beneficio di una localizzazione esterna: viabilità eccellente, possibilità di realizzare qualsiasi cosa si voglia obbedendo alle nuovissime frontiere della medicina e poi un rilancio del centro storico, togliendo l'impatto che un ospedale così centrale con relativo pronto soccorso ha su tutto il centro abitato».













