Sp 2 trasformata in discarica: è questo il sogno della differenziata?

Roccafranca annuncia l'80% di differenziato ma la sensazione è che sia una falsa vittoria
Ritratto di Redazione

Differenziata totale a Roccafranca? Ormai i titoloni si sprecano per tutti i Comuni che hanno affidato costosissimi appalti ad aziende che fanno sfrecciare decine di furgoni per migliaia di chilometri ogni settimana nella nostra provincia. E' questa la differenziata? E' questo il senso di un bilancio ambientale?
Intanto arriva la Tares e bastona in modo vergognoso anche quei cittadini che non dovrebbe toccare. Mentre non esistono sgravi alcuni per chi dovesse virtuosamente non produrre rifiuti. E sapete che ce ne possono essere! Basterebbe non acqusitare più contenitori di plastica, comprare prodotti sfusi al mercato o ai supermercati e gettare l'organico in casa propria per farsi un bell'orto: anche in questo caso ci si troverebbe a pagare 200 o 300 euro di tassa rifiuti all'anno. Pensate: costano di meno i bolli dell'auto o l'assicurazione di un'utilitaria. 
Per che cosa? Per impegnarsi a calendarizzare ogni rifiuto, per sopportare sul territorio migliaia di transiti di veicoli pericolosi con manovre spesso contrastanti con il codice della strada, per aver prodotto migliaia di contenitori in... plastica in cui riporre il rifiuto differenziato. Per non avere imposto, infine, a chi ha un giardino di gettarvi lì, in un angolo, l'organico della cucina? No: persino per l'organico ci sono un contenitore di plastica e passaggi di camion.
Ma non è tutto: per di più gli sfalci di giardino vanno messi pure quelli all'esterno della casa in sacchi ... di plastica? A nessuno è venuto in mente che gli sfalci sono una risorsa fertile o energetica?
Strada Provinciale 2: una delle tante discariche "lineari" della nostra Provincia... E i rifiuti crescono per strada di giorno in giorno.

Intanto a Pavone Mella il sindaco Piergiorgio Priori si fa "paladino" di una contro-informazione pubblicando i maggiori costi di chi fa questo tipo di raccolte "totali" e testimoniando con foto e tabella quanto sia più importante tornare al vecchio, ma soprattutto inventarsi qualcosa di veramente nuovo. Lo stesso Priori ricorda che nei primi del Duemila Legambiente "aveva la sfacciataggine di mettere ai primi posti come Comune riciclone la Città di Napoli": poi si deve essere resa conto dello svarione.

Alleghiamo anche la tabella del raffronto costi tra i Comuni di Pavone, Pralboino, Leno, Ostiano, Fiesse, Gottolengo, Volongo, Gambara, Milzano, Seniga, Colorno, Brescia, Milano, Firenze (dati forniti dall'Amministrazione di Pavone Mella)

In tema di Tares: 


Caro Direttore,
                 abbiamo visto di recente sulla stampa una analisi circa la TARES, raffrontando le tariffe applicate in diversi comuni bresciani, e chiedendo chiarimenti circa le modalità di applicazione di tale tributo.
Posto che sin dal 1997, la Legge Ronchi imponeva ai Comuni di coprire integralmente i costi del servizio, nel Nostro Comune è dal 2006 che abbiamo raggiunto tale obiettivo, e per contenere quanto speso per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ci siamo mossi su diversi fronti che di seguito vi evidenziamo:

  • aumento della raccolta riciclata al fine di contenere i costi di smaltimento; non parliamo solo di raccolta differenziata perché spesso viene raccolta in modo separato (porta a porta) ma non si ha la certezza che non finisca in discarica o al termovalorizzatore;

  • aumento del numero del tipo di rifiuti raccolti (ora 16) al fine di convogliare presso i cassonetti e presso l’isola ecologica tutti i rifiuti prodotti da famiglie e imprese. Questo per evitare che gli stessi finiscano in luoghi non deputati, come fossi o zone agricole;

  • eliminazione del costo a carico delle aziende per i rifiuti differenziati consegnati all’isola ecologica. Questo ha consentito di aumentare i rifiuti riciclati e di ridurre l’onere a carico delle imprese;

  • mantenimento del sistema a cassonetto, che ha consentito comunque di passare dal 19% al 55% nella raccolta differenziata, senza però dover sopportare i pesantissimi costi del porta a porta, come ben testimoniato da quanto avvenuto in un comune vicino al nostro che, con questo passaggio, ha solo pochi punti più di noi in termini di raccolta differenziata, ma con un costo per le aziende quadruplo rispetto al nostro.
    Il costo totale viene poi ripartito sulla base di percentuali, che Vi illustriamo nel dettaglio, ottenute sulla base di stime effettuate periodicamente presso il Nostro Comune, per ogni singola tipologia di costo:

 

 

% a carico

COSTI FISSI

famiglie

imprese

 

 

 

- COSTO SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE

 

 

- costo del Personale

50%

50%

- COSTI AMMINISTRATIVI E DI GESTIONE

 

 

- costo del Personale

50%

50%

- COSTI GENERALI DI GESTIONE

 

 

- energia elettrica

5%

95%

- servizio idrico

5%

95%

- contributo per gestione isola ecologica

5%

95%

- controllo bilancia

5%

95%

- COSTO D'USO DEL CAPITALE

 

 

- Ammortamento motocarro

50%

50%

- Altri costi d'uso del capitale

50%

50%

 

 

 

COSTI VARIABILI

 

 

 

 

 

- COSTI E RACCOLTA E TRASPORTO RSU

 

 

- metri cubi dei cassonetti

100%

0%

- trespoli alle cascine

100%

0%

- container presso l'isola

5%

95%

- trasporto RSI

5%

95%

- COSTI RACCOLTA DIFFERENZIATA

 

 

- noleggio cassoni verde in paese

75%

25%

- noleggio cassone verde isola

5%

95%

- verde smaltimento

75%

25%

- verde svuotamento cassoni

75%

25%

- verde svuotamenti isola ecologica

5%

95%

- legno smaltimento

25%

75%

- legno trasporto

25%

75%

- cassonetti differenziata

90%

10%

- smaltimento frigo

100%

0%

- smaltimento TV

100%

0%

- smaltimento pile

100%

0%

- smaltimento medicinali

100%

0%

- ritiro plastica

100%

0%

- trasporto toner

100%

0%

- smaltimento toner

100%

0%

- COSTI DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO

 

 

- smaltimento R.S.U.

100%

0%

- smaltimento R.S.I.

5%

95%

 

Segnaliamo che, ad onor del vero, le tariffe della Tares nel resto d’Italia sono quasi sempre più elevate, rispetto a quanto applicato dai Comuni della provincia di Brescia.
Abbiamo rilevato che a Firenze le industrie pagano ben 6,95 euro al mq (17 volte quello che applichiamo a Pavone); gli artigiani pagano 8,74 euro al mq, se parrucchieri e barbieri; 7,72 se falegname, fabbro idraulico ed elettricista; a Firenze le birrerie pagano ben 33,76 euro al mq, 32,98 euro al mq. i titolari di negozi di ortofrutta, pescheria, o fioristi; addirittura 34,84 per i banchi del mercato. Appena più basse, le tariffe applicate nel nostro capoluogo di Regione - Milano.
Vi evidenziamo le tariffe applicate a Pavone del Mella per le principali categorie merceologiche che, come potete ben vedere, sono nettamente inferiori non solo a quelle dei Comuni sopra citati, ma anche a quelle del Comune “meno caro” presente nella citata rilevazione.

 

Categoria euro al mq.

 

Uffici, agenzie, studi professionali

0,97

Banche ed Istituti di credito

0,53

Negozi abbigl., cartoleria, ferramenta

0,84

Edicola, farmacia, tabaccaio

1,04

Attività artigianali

0,70

Carrozzeria, autofficina elettrauto

0,89

Attività industriali con capannoni

0,41

Attività artigianali di produzione

0,53

Ristoranti, trattorie, pizzerie

4,68

Bar, caffè, pasticceria

3,51

Supermercato, pane e pasta

1,70

Plurilicenze alimentari o miste

1,48

Ortofrutta pescherie

5,86

 

La media ponderata della Tares per tutte le categorie economiche ammonta a Pavone del Mella, ad euro 0,61 al mq.

Siamo infatti convinti, e cerchiamo di applicarlo dal 2004, primo anno di insediamento dell’attuale gruppo amministrativo, che il contenimento della pressione fiscale ad ogni livello (salita in modo assurdo specialmente negli ultimi due anni), sia un fattore indispensabile per riavviare la crescita economica, così come la disponibilità di servizi per le famiglie e le imprese, la velocità nei tempi di risposta, la riduzione della burocrazia. Coerentemente con questa impostazione, abbiamo quindi operato un forte controllo della spesa corrente, che in 10 anni è salita solo del 10% a fronte di un’inflazione del 23%. Aumento che, peraltro, è dovuto solo all’introduzione di nuovi servizi (protezione civile, asilo nido, doposcuola, centro anziani, centro polifunzionale, attivazione dello sportello unico per le imprese in qualità di Comune capofila, solo per citare i principali) e per finanziare gli investimenti effettuati sulla viabilità, sulle scuole, nell’ambiente con il totale completamento della rete fognaria.

Quanto sopra, ha consentito quindi di ottenere che a Pavone non si debba applicare l’addizionale comunale IRPEF e che l’IMU per abitante sia inferiore di circa il 40% alla media provinciale e nazionale, e questo pur con la presenza (fortunatamente, sia ben chiaro!!!) di alcuni insediamenti industriali di grandi dimensioni, che naturalmente fanno aumentare la media pro-capite calcolata sui soli residenti.

A disposizione per ulteriori chiarimenti in merito sull’applicazione della Tares e su tutti gli altri aspetti dell’Amministrazione che impattano sugli operatori economici, mi è gradita l’occasione per porgere, assieme ai miei più cordiali saluti, i migliori auguri di Buon Natale e di un felice 2014 a Voi ed a tutti i Vostri associati.

Piergiorgio Priori
Sindaco di Pavone Mella

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