Pedrocca, un futuro alla greca

Nuvole nere sul futuro della squadra
Ritratto di Redazione

Domenica 27 aprile con il pirotecnico pareggio in casa del Rigamonti Castegnato, nella trentesima giornata del girone C del campionato di Eccellenza, la Pedrocca ha ottenuto la salvezza matematica al termine di una stagione caratterizzata da tanti alti e bassi. Un epilogo felice, con i giocatori che a fine gara salutavano i propri tifosi dal centro del campo sollevando uno striscione che riportava la scritta “6 stato un grande presidente, siamo fieri di te”. Uno striscione dedicato a chi la Pedrocca l’aveva fatta crescere e portata dalla Terza categoria fino all’Eccellenza, il presidente Bepi Gilberti dopo tanti anni aveva deciso di passare la mano. Lo faceva dopo un campionato chiuso al nono posto con 37 punti e dopo stagioni stupende che avevano riportato la squadra della frazione di Cazzago dalla Prima all’Eccellenza, dove era arrivata a sfiorare i playoff nella stagione 2013-2014  quando chiuse quinta a pari punti con il Vallecamonica.
L’addio di Bepi Gilberti alla Pedrocca era assodato da tempo, come da tempo il presidente stava trattando con degli imprenditori del paese per dare comunque continuità alla società. Dopo l’entusiasmo iniziale però le trattative intavolate non hanno portato i frutti desiderati: passo indietro da parte degli imprenditori del paese e nulla di concreto neppure con Massimo Cocchetti, patron del Real Rovato, con cui Gilberti aveva trovato un accordo per il settore giovanile nello scorso campionato. La situazione è diventata critica quando Giovanni Gilberti, figlio del presidente della Pedrocca ed suo allenatore nelle due promozioni consecutive, ha deciso di accettare l’offerta dell’Aurora Travagliato seguito da alcuni uomini cardine della formazione franciacortina. L’addio di molti dei protagonisti della formazione guidata da Manini, passato alla Governolese, è stato il segnale negativo sul futuro della società. Con l’abbandono di Bepi Gilberti, la questione è passata nelle mani di Angelo Bracchi che ha cercato nuove soluzioni. La prima ipotesi è stata quella di un’intesa con la società Fc Lograto, da tempo alla ricerca di una categoria da acquisire, ma avrebbe dovuto dire abbandonare la Pedrocca. Un’eventualità non accettabile. Addio alla trattativa con il Lograto e tutto da rifare.
Ad Angelo Bracchi è arrivata anche la proposta di Mario Liborio, proprietario del Palazzolo retrocesso lo scorso anno dall’Eccellenza, rimasto con una società che però non ha un campo dove giocare. L’idea era quella di spostare la sua squadra sul parrocchiale della Pedrocca, ma l’eventualità è stata bloccata sul nascere dall’intervento del presidente del Crl Giuseppe Baretti: impossibile fondere una Srl, il Palazzolo, con una Asd, la Pedrocca. Il titolo di Eccellenza continua però ad interessare molti: ci ha provato anche il CazzagoBornato, appena promosso in Promozione, che ha chiesto alla Pedrocca il titolo. A bloccare tutto i regolamenti in vigore: il CazzagoBornato è nato dalla fusione tra Cazzaghese e Bornato solo un anno fa ed è vietato effettuarne una seconda senza che siano passate almeno due stagioni. Si potrebbe creare un PedroccaCazzago che verrebbe ceduto alla dirigenza del CazzagoBornato, che però dovrebbe lasciare il proprio titolo di Promozione. Fc Lograto e Orsa Trismoka, appena retrocessa dall’Eccellenza sarebbe ancora interessate.
Per la Pedrocca però l’unica realtà che sembra sicura è che la gara del 27 aprile scorso rimarrà, forse per anni, l’ultima giocata in Eccellenza. Ad oggi non ci sono ancora notizie certe sul futuro della Pedrocca, dopo l’addio di Bepi Gilberti ed il fallimento delle trattative la possibilità di partecipare al prossimo campionato di Eccellenza sono praticamente nulle e l’unica strada percorribile sarebbe l’autoretrocessione in Seconda o Terza categoria.

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