Rugby Rovato: salvezza in cassaforte

Ora si punta ad un lusinghiero quinto posto
Ritratto di giulia

Nel mese di marzo il Rugby Rovato ha sostenuto brillantemente gli esami di maturità. 
Ha disputato quattro prove subendo una sola sconfitta, quella interna con la capolista Modena, e ha ottenuto tre importanti successi superando nettamente Botticino e Bologna ed espugnando, infine, il difficile campo di Colorno nel giorno in cui ha conquistato la salvezza aritmetica con due turni di anticipo. 
Quest’ultima vittoria è stata tanto decisiva quanto inaspettata, comunque meritata anche se nel finale i supporter bresciani sono rimasti a lungo col fiato sospeso. Prima del Rovato, sul sintetico intitolato a Paolo Pavesi aveva vinto solo il Modena, 28 a 27 il risultato finale. I Condor rossoblù hanno emulato la capolista anche nel punteggio. L’impresa è maturata nel primo tempo in virtù di una superiorità tattica e agonistica che, con ben tre mete all’attivo, ha scavato quel solco che il Colorno non è più riuscito a colmare, nonostante nella seconda frazione l’indisciplina del Rovato abbia consentito ai padroni di casa di rientrare in partita. Gli ultimi cinque minuti sono stati interminabili ma i rossoblù hanno dimostrato tutta la maturità necessaria per gestirli al meglio. Anzi, la squadra è giunta anche ad un palmo dalla quarta meta, e sarebbe bastata un briciolo di pazienza in più per andare oltre la linea bianca senza dover purtroppo incorrere nella sanzione dell’arbitro. Il Colorno ha così provato a riconquistare la metà campo, ma un Condor attento si è rimpossessato dell’ovale chiudendo di fatto le ostilità. Il successo ha aperto nuovi scenari e ora il Rovato
può dichiaratamente puntare ad un nuovo obiettivo, il quinto posto finale comunque di prestigio. 
«Ora testa alle prossime due gare per cercare di scalare la classifica», ha confermato infatti coach 
Pierangelo Ceretti, visibilmente soddisfatto per il risultato ottenuto. 
Ovviamente, non è sempre stato così. Soltanto un mese fa, dopo la cocente sconfitta interna col Pieve di Cento la squadra si era trovata nuovamente invischiata nella lotta per non retrocedere. 
Fortunatamente nei derby il Rovato da sempre il meglio di se e con la netta vittoria sul Botticino (56-12) aveva ritrovato lo spirito di gruppo, il morale e tanto ossigeno in classifica. L’approccio al match ottimale e la carica agonistica avevano giocato un ruolo fondamentale. Gli avversari avevano retto il confronto per mezz’ora, ma poi il predominio della mischia rossoblù e l’abilità nel dispiegare il gioco al largo avevano fatto la differenza così che il Rovato, costantemente proteso in avanti, era riuscito a creare tra se e il Botticino un divario ampio e incolmabile. 
Quella vittoria sonante rappresentava il punto fermo da cui ripartire per il prosieguo del campionato, la riprova che l’attitudine e la determinazione fanno la differenza. 
«Abbiamo fatto il nostro dovere, mettendo la partita in discesa. Siamo stati determinati nel precludere ogni opportunità agli avversari e a sfruttare le nostre – aveva sottolineato coach Ceretti -, però dobbiamo ancora ridurre gli errori sugli aspetti basilari del gioco». 
Detto, fatto. La risposta non s’era fatta attendere e la domenica successiva la squadra aveva battuto il Bologna – allora la seconda forza del campionato! – segnando ben quattro mete per ciascun tempo e sfoggiando la migliore prestazione della stagione (60-36). Un Rovato senza freni; tutti avevano giocato al meglio sospinti dalla grande percentuale di possesso garantita da una mischia sempre performante. 
Certo, non tutto era stato impeccabile ma nel complesso i rossoblù avevano mostrato, in termini di ritmo e velocità, quella brillantezza che hanno nel loro potenziale ma che più volte avevano faticato a tradurre in campo. 
L’unica battuta d’arresto in un mese da incorniciare era arrivata nel confronto con la corazzata Modena più che mai lanciata verso la promozione in Serie A (33-21). Difesa ermetica, grande fisicità e ottima competenza nell’organizzare il gioco, il Rovato si era trovato davanti un avversario tosto, determinato e al culmine della forma. Pur segnando tre mete, contro le cinque degli Emiliani, il Condor non aveva racimolato alcun punto per cui diventava di fondamentale importanza muovere la classifica nella gara successiva sul difficile campo del Colorno che - come abbiamo anticipato - solo il Modena era riuscito a violare nella stagione in corso. 
Già sappiamo come è finita, e soprattutto quanto in questo match il Rovato abbia dato prova di maturità. Ora bisognerà proseguire sulla falsariga delle ultime prove per dare continuità ad una crescita che ha ancora ampi margini di miglioramento. 

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