Leishmaniosi: come proteggere il nostro amico a quattro zampe

I consigli della Clinica Veterinaria Vittoria di Castelcovati per la salute dei nostri pet
Ritratto di Benedetta Mora

L’arrivo della bella stagione ha un nemico che minaccia la salute dei nostri animali. Si tratta della leishmaniosi, una malattia ormai diffusa in molte zone d’Italia che, se trascurata o non trattata adeguatamente, può avere anche esiti mortali.

Come si trasmette la leishmaniosi? 

La leishmaniosi è una malattia vettoriale, ha bisogno cioè di un vettore, in questo caso il pappatacio, per trasmettere il parassita. 
Il pappatacio, pungendo l’animale malato, diviene serbatoio della malattia, che viene trasmessa poi pungendo un animale o un uomo sano. 
Il pappatacio è un flebotomo, un insetto piccolo, lungo 3-4 mm, con ali grandi e ricoperto da una peluria leggera. I flebotomi sono particolarmente attivi dal tramonto all’alba, pertanto il rischio di puntura è più alto al calar del sole e nelle ore notturne. 
Tempo fa i pappataci erano presenti sulle isole o nelle zone costiere, ma a causa del mutamento climatico e della tropicalizzazione ora si sono diffusi in zone dove prima erano inesistenti. 

“Dottore ma tanto la Leishmania al Nord non c’è!”

Ci spiace darti questa brutta notizia, ma purtroppo si tratta di un falso mito: nelle nostre zone la leishmaniosi c’è e anno dopo anno sta diventando endemica. 
Sono sempre più frequenti i casi di leishmaniosi che diagnostichiamo effettuando esami di routine, prevenzione e test stagionali. In Europa sono più di 2 milioni e mezzo i cani affetti dalla leishmaniosi. 
Questo aumento di casi nella popolazione canina ci deve allarmare, perchè le leishmaniosi è una zoonosi, ossia una patologia che interessa anche l’uomo e che potenzialmente può essere molto pericolosa. La leishmaniosi umana può dare diversi sintomi che vanno da semplici rash cutanei, fino a vere e proprie infezioni che possono interessare le mucose e gli organi vitali, come fegato e milza (leishmaniosi viscerale). 

Quali sono i sintomi della leishmaniosi canina?

La leishmania canina è una patologia subdola: infatti, non sempre l’infezione porta a malattia, ma molti cani infetti (già malati) possono rimanere a lungo senza manifestare i sintomi. 
I sintomi più classici della malattia sono il dimagrimento, l’aumento di dimensione dei linfonodi esplorabili, la comparsa di lesioni cutanee, a volte ulcerose, dermatiti e emorragie nasali. Talvolta, possono comparire anche zoppia, dolore articolare, onicogrifosi (crescita sproporzionata delle unghie) e sintomi secondari a carico di altri organi. L’organo più colpito nel cane è il rene. 
A seconda dell’evoluzione della malattia e della rapidità di diagnosi si stabilisce la prognosi e anche la terapia più indicata. 

Esiste quindi una cura per la leishmania? 

Ad oggi esistono numerosi protocolli farmacologici per la cura della leishmaniosi, che ci permettono di curare clinicamente l’animale e migliorare la qualità della sua vita. Spesso la patologia rimane in forma latente e può ripresentarsi quando il sistema immunitario del paziente si indebolisce. 
La medicina unica, umana e veterinaria, sta studiando nuovi farmaci per la cura della leishmania e attualmente ha superato la fase pre-clinica un nuovo farmaco, il NMT-A02, che pare avere un’ottima efficacia e un buon profilo di sicurezza. 

Come possiamo prevenire la patologia? 

In questo, come in molti altri casi, la cura più efficace è la prevenzione. 
La prevenzione primaria riguarda lo stile di vita: è opportuno ridurre le passeggiate notturne con il cane, soprattutto nelle zone a rischio, e utilizzare zanzariere con maglia fitta (inferiore ai 2 mm). 
Inoltre, è buona norma utilizzare prodotti che facciano da scudo anche per i pappataci, oltre che per le comuni zanzare: nella scelta del prodotto più adeguato il tuo veterinario può esserti d’aiuto. 
In commercio esiste anche una vaccinazione che, associata a una buona repellenza, riduce il rischio di contrarre la patologia e, in caso di malattia, ne riduce i sintomi e la gravità. Possono essere vaccinati tutti i cani, con test per la leishmania negativo, al compimento dei 6 mesi. Il vaccino deve essere richiamato ogni anno e la protezione inizia quattro settimane dopo la somministrazione. 
Infine, per un’adeguata prevenzione, è consigliabile sottoporre il nostro cane ad una serie di esami di controllo, almeno una volta all’anno, in particolare un check up di base con esami del sangue e esame delle urine. 

La nostra équipe ha elaborato un piano di prevenzione per la leishmaniosi che propone a tappeto a tutti i pazienti, in particolare a coloro che viaggiano, si spostano in vacanza con le famiglie, frequentano ambienti affollati di altri animali, vanno a caccia. 
Eppure, anche il cane di casa è a rischio di leishmania se non lo proteggiamo adeguatamente. 
Chiedi informazioni al tuo medico veterinario di fiducia o scrivi a info@clinicavittoria.eu per avere una consulenza e una proposta di LeishPlan per il tuo cane. n

Prevenzione è cura e la salute è serenità per la tua famiglia. 
Insieme possiamo costruire un futuro più sereno. 

CLINICA VETERINARIA VITTORIA

CASTELCOVATI BS
Via Fontanone, 36, 
Tel: 030 708 0563 

Orari: da lunedì a venerdì 08:30–13, 15–19, sabato 9-12, 14-17. 
Domenica chiuso

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